Il gruppo – Joseph O’Connor

Voglio raccontare di una persona

Incipit Il gruppo

Voglio raccontare di una persona che ho incontrato nell’ottobre del 1981, quando entrambi avevamo diciassette anni. Un ragazzo esasperante e affascinante e di un’intelligenza feroce, il miglior compagno che si possa immaginare per una giornata di indolenza e bisticci. Si chiamava Francis Mulvey.
Negli anni, su Fran sono state strombazzate tante sinfonie di imprecisione che mi scopro riluttante a contribuire allo schiamazzo. Biografie non autorizzate, un documentario, ritratti, fanzine, blog e newsgroup. Secondo mia figlia gira voce di un film sulla sua vita con l’attore thailandese Kiatkamol Lata nel ruolo di Fran, ma ho i miei dubbi che funzionerebbe. Lei si chiede chi potrebbe interpretare il ruolo del suo papà. Io le dico di lasciar perdere. Ora come ora Fran non mi vorrebbe nella sua storia. E non si fa mancare gli avvocati, l’ho imparato a mie spese.

Incipit tratto da:
Titolo: Il gruppo
Autore: Joseph O'Connor
Traduzione: Elisa Banfi
Titolo originale: The Thrill of it All
Casa editrice: Guanda

Libri di Joseph O’Connor

Copertine di Il gruppo di Joseph O'Connor

Incipit The Thrill of it All

Let me tell of someone I first saw in October 1981 when both of us were aged seventeen. An exasperating and charming and fiercely intelligent boy, the finest companion imaginable in a day of idleness and disputation. His name was Francis Mulvey.
So many symphonies of inaccuracy have been trumpeted about Fran down the years that I find myself reluctant to add to the chatter. Unauthorised biographies, a feature-length documentary, profiles and fanzines and blog sites and newsgroups. My daughter tells me there’s talk of a biopic movie with the Thai actor Kiatkamol Lata as Fran, but somehow I can’t see that working. She wonders who’d play her daddy. I tell her not to go there. Fran wouldn’t want me included in his story any more. And he’s lawyered-up good, as I know to my cost.

Incipit tratto da:
Title: The Thrill of it All
Author: Joseph O'Connor
Publisher: Vintage
Language: English

Quarta di copertina / Trama

A Luton, cittadina industriale a cinquanta chilometri da Londra, Robbie Goulding e Fran Mulvey si conoscono al college e tra loro nasce una di quelle amicizie totalizzanti che segnano la vita. Robbie, di origine irlandese, viene da una famiglia lacerata da un terribile dolore; Fran, orfano vietnamita dall’infanzia travagliata, è un ragazzo ombroso e carismatico che gioca con la sua ambiguità anche sessuale. Quello che li accomuna è soprattutto la passione per la chitarra e la tendenza a vedere il mondo come un oceano di canzoni. È l’inizio degli anni Ottanta, e i modelli di riferimento sono David Bowie, Morrissey, i Velvet Underground. Insieme Robbie e Fran fondano un gruppo a cui si uniscono due gemelli di grande talento: la bella violoncellista Trez – l’amore segreto e irraggiungibile di Robbie – e suo fratello Seán, divertente e solare, alla batteria. Si chiameranno The Ships. In una vicenda che copre venticinque anni di musica e amicizia, allontanamenti e successi, il loro percorso è quello tipico delle rock band: droghe, trasgressioni e vita da strada, incontri con star del calibro di Patti Smith o Elvis Costello, le desolate periferie inglesi, la bohème dell’East Village newyorkese, i concerti all’Hollywood Bowl, fino a un’ultima magica notte a Dublino.
(Ed. Guanda)

Indice cronologico opere e bibliografia di Joseph O’Connor

Dove un’ombra sconsolata mi cerca – Andrea Molesini

Incipit Dove un’ombra sconsolata mi cerca - Andrea Molesini

Incipit Dove un’ombra sconsolata mi cerca

Galleggiavo su una distesa di teste col cappello e di teste senza il cappello, teste di signore, di facchini, viaggiatori, ragazze, poliziotti. La stazione era così affollata che se qualcuno fosse svenuto sarebbe rimasto in piedi, sorretto dai corpi vicini. Ero felice, galleggiare era bello. Poco più in là una gabbia con due canarini ondeggiava sul berretto di un marinaio. Ondeggiavo anch’io, ma sapevo che le mani salde del nostromo Tobia mi reggevano sopra la marea delle teste.
Uno spiffero di fumo improvviso uscì dalle ruote della locomotiva e alzò la sottana di una donna, gli uomini intorno risero.

Incipit tratto da:
Titolo: Dove un’ombra sconsolata mi cerca
Autore: Andrea Molesini
Casa editrice: Sellerio
Qui è possibile leggere le prime pagine di Dove un’ombra sconsolata mi cerca

Dove un’ombra sconsolata mi cerca - Andrea Molesini

Quarta di copertina / Trama

A Venezia, negli anni che vanno dal 1938 al 1945, anni di guerra, di fascismo e di occupazione nemica, Guido passa dall’infanzia all’adolescenza. Una crescita dominata dalla imponente figura del padre – il «Comandante», un ufficiale della Regia Marina che diventa capo partigiano – e della madre che decifra il mondo «con il naso e con le orecchie», beffandosi della presunta razionalità maschile. Centrale, nella vita di Guido, è l’amicizia, nata sui banchi di scuola, con un compagno di umile estrazione sociale e di poca cultura, ma capace di fulminee intuizioni. I due amici – Guido e Scola – entrano nella pericolosa rete clandestina del contrabbando, e quasi senza rendersene conto divengono staffette partigiane. La vastità e i segreti della laguna si rivelano in lunghe giornate in cui i due ragazzi portano di isola in isola messaggi criptati, curano i loro piccoli traffici, incontrano le persone più strane. Ma altro li unisce: le donne, che per un adolescente sono fuoco, tormento, mistero; Scola, più grande e già seduttore, è per Guido un modello.
In questa vicenda, un po’ Resistenza un po’ ribellione brigantesca, sono coinvolti altri personaggi memorabili, tra cui spiccano il nostromo Tobia e la vecchia Sussurro, la somala Maria, che vive nascosta nella palude, una contessa e un maggiore tedesco. Ognuno di loro ha una storia da svelare e mette un granello di saggezza, di poesia e di coraggio nella formazione di Guido. Ma quando, all’improvviso, il sospetto di un tradimento si insinua, l’impalpabile senso del rischio e della sfida («tutto quel che conta è segreto») che eccitava le peripezie dei due amici si trasforma in angoscia.
Con una scrittura di potente, naturale musicalità, che aderisce al dettaglio realistico senza rinunciare al vigore della metafora, Molesini fa sempre sentire al lettore una rivelazione, una forza nascosta, mettendo in scena i turbamenti della coscienza, che in ogni essere umano convivono con il travolgente mistero della felicità.
(Ed. Sellerio; La Memoria)

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La pelle dell’orso – Matteo Righetto

Incipit La pelle dell'orso – Matteo Righetto

Incipit La pelle dell’orso

Domenico si sfiorò delicatamente la guancia destra con il palmo della mano, attento a non calcare sul livido dove erano rimaste le impronte di alcune grosse dita. Si rese conto che col passare delle ore il dolore del giorno prima si stava trasformando in un prurito pungente, segno che anche quella volta il peggio era passato. Le occasioni di prendersi altre svèrgole come quella però erano sempre dietro l’angolo, così come il rischio ben più grave di imbattersi in quell’orso terribile di cui tutti parlavano e che ormai da quelle parti era diventato una leggenda. Ma lui non aveva paura, e anche se tutti gli sconsigliavano di andare al torrente da solo, lui continuava a farlo lo stesso.

Incipit tratto da:
Titolo: La pelle dell’orso
Autore: Matteo Righetto
Casa editrice: TEA
Qui è possibile leggere le prime pagine di La pelle dell’orso

La pelle dell'orso – Matteo Righetto

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Quarta di copertina / Trama

Domenico ha dodici anni ed è sempre vissuto nel villaggio dove è nato, ai piedi delle Dolomiti. La montagna è il suo mondo e questo mondo non ha segreti per lui. Gli piace guardare le cime mentre va a scuola, dove ascolta, rapito, i racconti su Tom Sawyer, o attraversare i boschi mentre va al torrente a pescare, sognando avventure straordinarie. Ma da un po’ di tempo tutti lo mettono in guardia, perché il rischio di imbattersi nell’orso di cui tanto si parla in giro è grande. Un orso ormai diventato una leggenda nella valle: terribile, gigantesco, feroce come da quelle parti non se ne vedevano più. E non riesce a credere che suo padre, sempre così distante, ubriaco, perso, sia lo stesso uomo che adesso vuole dare la caccia all’orso e vuole partire per quella spedizione sulle montagne insieme a lui, solo loro due, via per giorni e giorni a contatto con una natura aspra, selvaggia. Ma è proprio questo che accadrà. Domenico sarà coinvolto in un’esperienza unica, spaventosa ed eccitante, dalla quale apprenderà che la natura, per quanto pericolosa, non sarà mai crudele come gli uomini. Un romanzo d’avventura che è insieme il racconto folgorante di una formazione, di ciò che succede per la prima volta, e che sarà per sempre.
(Ed. TEA)

Da questo romanzo il film La pelle dell’orso per la regia di Marco Segato (2016)