La banda degli amanti – Massimo Carlotto

Incipit La banda degli amanti - Massimo Carlotto

Incipit La banda degli amanti

L’estate aveva tradito ogni aspettativa. Aveva deciso di essere dispettosa, a tratti insopportabile, costringendo gli esperti a frugare nel passato alla ricerca di una stagione altrettanto bagnata e ventosa. Quel tardo pomeriggio le nubi coprivano il cielo ma non sarebbe piovuto. Il ragazzo che sedeva alle mie spalle ne era certo e i dubbi petulanti della fidanzata stavano erodendo come un fiume in piena gli argini della sua pazienza. Altri cinque minuti e sarebbe stato pronto a litigare. La discussione avrebbe virato verso altri argomenti più seri e più intimi. Un classico. Erano troppo giovani e non avevano ancora l’esatta percezione della potenzialità dei battibecchi di coppia. Io li conoscevo abbastanza per sapere che non vi era nulla di più saggio che arrendersi alla loro ineluttabilità. Non vi era modo di prevederli o prevenirli, aleggiavano nutrendosi di inezie, poi all’improvviso decidevano di materializzarsi.
In quel momento dal punto di vista affettivo vagavo in pieno deserto ed ero per forza di cose escluso da quelle dinamiche di cui non sentivo però la mancanza, anche se avrei avuto bisogno di un amore, uno qualsiasi, che riempisse il vuoto in cui ero precipitato.

(Prologo)

Incipit tratto da:
Titolo: La banda degli amanti
Autore: Massimo Carlotto
Casa editrice: e/o
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La banda degli amanti - Massimo Carlotto

Quarta di copertina / Trama

Padova. Guido Di Lello, un tranquillo professore universitario, scompare all’improvviso. Tutti lo cercano ma sembra svanito nel nulla. Dopo qualche mese il suo caso finisce tra quelli insoluti, la sua fotografia mescolata a quelle degli altri scomparsi. Solo una donna conosce la verità`: Oriana Pozzi Vitali, la sua amante segreta, appartenente a una ricca e nota famiglia di industriali svizzeri. Ha preferito il silenzio per evitare di essere coinvolta ma alla fine, travolta da un insostenibile senso di colpa, si confida con un’avvocatessa che le consiglia di rivolgersi all’investigatore senza licenza Marco Buratti, detto l’Alligatore.
Buratti accetta e inizia a indagare insieme ai suoi soci Beniamino Rossini e Max la Memoria. All’inizio sembra un caso senza speranze, poi un labile indizio li conduce sulla pista giusta e i tre si trovano coinvolti in una torbida storia che li costringerà` a scontrarsi con la raffinata mente criminale di Giorgio Pellegrini (protagonista di Arrivederci amore, ciao e Alla fine di un giorno noioso).
Una partita mortale in cui entrerà` anche Giulio Campagna, un poliziotto molto particolare che in tutta la sua carriera non ha mai agito secondo le regole.
I protagonisti di questo romanzo sono i sopravvissuti di un mondo malavitoso che va scomparendo e lotteranno senza esclusione di colpi per non essere sconfitti dagli avversari e dal tempo.
(Ed. e/o; Noir Mediterraneo)

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La Sposa giovane – Alessandro Baricco

Incipit La Sposa giovane – Alessandro Baricco

Incipit La Sposa giovane

I gradini da salire sono trentasei, di pietra, e il vecchio li sale lento, con circospezione, quasi li raccogliesse uno ad uno per spingerli al primo piano: lui pastore, loro animali miti. Modesto è il suo nome. Serve in quella casa da cinquantanove anni, ne è dunque il sacerdote.
Giunto all’ultimo gradino si ferma davanti al largo corridoio che si allunga senza sorprese al suo sguardo: a destra le stanze chiuse dei Signori, cinque; a sinistra sette finestre, spente da scuri di legno laccato.
È l’alba, appena.

Incipit tratto da:
Titolo: La Sposa giovane
Autore: Alessandro Baricco
Casa editrice: Feltrinelli
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La Sposa giovane - Alessandro Baricco

Quarta di copertina / Trama

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Siamo all’inizio del secolo scorso. La promessa Sposa è giovane, arriva da lontano, e la Famiglia la accoglie, quasi distrattamente, nella elegante residenza fuori città. Il Figlio non c’è, è lontano, a curare gli affari della prospera azienda tessile. Manda doni ingombranti. E la Sposa lo attende dentro le intatte e rituali abitudini della casa, soprattutto le ricche colazioni senza fine. C’è in queste ore diurne un’eccitazione, una gioia, un brio direttamente proporzionale all’ansia, allo spasimo delle ore notturne, che, così vuole la leggenda, sono quelle in cui, nel corso di più generazioni, uomini e donne della famiglia hanno continuato a morire. Il maggiordomo Modesto si aggira, esatto, a garantire i ritmi della comunità. Lo Zio agisce e delibera dietro il velo di un sonno che non lo abbandona neppure durante le partite di tennis. Il Padre, mite e fermo, scende in città tutti i giovedì. La Figlia combatte contro l’incubo della notte. La Madre vive nell’aura della sua bellezza mitologica. Tutto sembra convergere intorno all’attesa del Figlio.
E in quell’attesa tutti i personaggi cercano di salvarsi.
(Ed. Feltrinelli; I Narratori)

La Sposa giovane – Audiolibro - Baricco

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L’amico scrittore – Daniel Pennac

Incipit L'amico scrittore - Daniel Pennac

Incipit L’amico scrittore

A come Amicizia. Tanto vale dirlo subito, io e Daniel Pennac siamo amici. Sono più di vent’anni che ci conosciamo, un periodo durante il quale l’ho intervistato molte volte e ho scritto non pochi articoli sui suoi libri. L’autore di Signor Malaussène è però un uomo curioso degli altri e uno scrittore per nulla egocentrico: non a caso, a un certo punto è lui che ha cominciato a fare le domande a me, ribaltando ruoli e convenzioni. Così, a poco a poco siamo diventati amici. E per Pennac l’amicizia è una cosa importante, un caposaldo della vita e delle relazioni con gli altri. E probabilmente anche delle relazioni con i lettori. Da un certo punto di vista, infatti, i suoi libri instaurano una relazione di amicizia con chi li legge, una relazione di complicità e condivisione che nasce, oltre che dallo stile e dalle atmosfere delle sue pagine, dalla grande generosità narrativa che le caratterizza. Per i lettori, Pennac è un po’ come un amico capace di raccontare storie appassionanti e dire senza paura cosa pensa di questo nostro mondo. Allo stesso modo, lo scrittore considera i lettori degli amici con cui dialogare, dimostrandosi sempre molto attento e disponibile nei loro confronti. Insomma, Pennac è l’amico scrittore che tutti vorremmo avere.

Incipit tratto da:
Titolo: L’amico scrittore. Conversazione con Fabio Gambaro
Autore: Daniel Pennac e Fabio Gambaro
Casa editrice: Feltrinelli
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L’amico scrittore - Daniel Pennac

Quarta di copertina / Trama

Un libro in forma d’intervista in cui Daniel Pennac ripercorre la sua carriera di scrittore, dai primi noir della serie di Benjamin Malaussène fino a Storia di un corpo, passando per Come un romanzo, Ecco la storia e Diario di scuola. Un’incursione nell’officina del popolare romanziere, tra ricordi e riflessioni, in cui Pennac si esprime – oltre che sulla genesi e i caratteri delle sue opere – sul mestiere dello scrittore, la lingua, il teatro, la lettura, la scuola, la cultura, la famiglia, la politica e l’Europa. E dopo i famosi “dieci diritti del lettore”, prova a tracciare la mappa dei possibili diritti dello scrittore, a cominciare da quello fondamentale della libertà di scrittura.
(Ed. Feltrinelli; Varia)

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