Mal di pietre – Milena Agus

Incipit Mal di pietre – Milena Agus

Incipit Mal di pietre

Nonna conobbe il Reduce nell’autunno del 1950. Arrivava da Cagliari per la prima volta in Continente. Doveva compiere quarantanni, senza bambini perché su mali de is perdas glieli faceva sempre abortire nei primi mesi. Allora, con il suo soprabito a sacchetto e le scarpe alte coi lacci e la valigia del marito quando era sfollato in paese, fu mandata alle Terme per curarsi.

Incipit tratto da:
Titolo: Mal di pietre
Autore: Milena Agus
Casa editrice: Nottetempo
Qui è possibile leggere le prime pagine di Mal di pietre

Mal di pietre - Milena Agus

Quarta di copertina / Trama

Questo secondo romanzo di Milena Agus, accolto trionfalmente in Francia (quattro ristampe in un mese, 50.000 copie vendute), racconta la storia di una donna, del suo matrimonio e del suo amore extraconiugale con il Reduce, incontrato in un luogo termale, dove entrambi curano il “mal di pietre”, i calcoli renali che finiscono per identificarsi col mal d’amore. Perfetto e unico come una pietra preziosa, questo romanzo conferma le grandi qualità di scrittura di Milena Agus, una delle voci migliori della narrativa italiana.
(Ed. Nottetempo)

Cronologia opere, libri, biografia di Milena Agus su Incipitmania

Da questo romanzo il film Mal di pietre per la regia di Nicole Garcia (Francia 2016)

Mal di pietre - Audiolibro

Non ti muovere – Margaret Mazzantini

Non hai rispettato lo stop

Incipit Non ti muovere

Non hai rispettato lo stop. Sei passata in volata con la tua giacca di finto lupo, gli auricolari del walkman pressati nelle orecchie. Aveva appena piovuto, e presto sarebbe tornato a piovere. Oltre le ultime fronde dei platani, oltre le antenne, gli storni affollavano la luce cinerea, folate di piume e garriti, chiazze nere che oscillavano, si sfioravano senza ferirsi, poi si aprivano, si sperdevano, prima di tornare a serrarsi in un altro volo. In basso, i passanti avevano il giornale o anche solo le mani sulla testa per proteggersi dalla grandine di sterco che pioveva dal cielo e s’accumulava sull’asfalto insieme alle foglie bagnate cadute dagli alberi, spargendo in giro un odore dolciastro e opprimente che tutti avevano fretta di lasciarsi alle spalle.

Incipit tratto da:
Titolo: Non ti muovere
Autrice: Margaret Mazzantini
Casa editrice: Mondadori

Libri di Margaret Mazzantini

Copertine di Non ti muovere di Margaret Mazzantini

Quarta di copertina / Trama

Una giornata di pioggia e di uccelli che sporcano le strade, una ragazza di quindici anni che scivola e cade dal motorino. Una corsa in ambulanza verso l’ospedale. Lo stesso dove il padre lavora come chirurgo. È lui che racconta in presa diretta l’accerchiamento terribile e minuzioso del destino.
Nell’attesa, gelata dal terrore di un evento estremo, in un salotto attiguo alla sala operatoria, Timoteo, che da anni sembra essersi accomodato nella sua quieta esistenza di stimato professionista, di tiepido marito di una brillante giornalista, di padre distratto di un’adolescente come tante, è di colpo messo a nudo, scorticato, costretto a raccontarsi una verità che gli restituisce un’immagine di sé straniata e violenta.
Parla a sua figlia, parla a se stesso nel silenzio che lo circonda. Rivela un segreto doloroso che sembrava sbiadito dal tempo. Con precisione chirurgica rivela gli scompensi della sua vita, del suo cuore, in un viaggio all’indietro nelle stazioni interiori di una passione amorosa che lo ha trascinato lontano dalla propria identità borghese, verso un altro se stesso disarmato e osceno.
(Ed. Mondadori; Scrittori Italiani e Stranieri)

Romanzo vincitore del Premio Strega nel 2002

Cronologia opere e bibliografia di Margaret Mazzantini

Da questo romanzo il film Non ti muovere per la regia di Sergio Castellitto (2004)

Venuto al mondo – Margaret Mazzantini

Il viaggio della speranza…

Incipit Venuto al mondo

Il viaggio della speranza… parole residue, tra le tante in fondo alla giornata. Le ho lette in farmacia, su un bussolotto di vetro accanto alla cassa, c’era l’asola per infilare i soldi e la fotografia di un bambino appiccicata con lo scotch, uno di quelli da portare lontano per tentare un’operazione, un viaggio della speranza, appunto. Mi giro sul cuscino, macino respiri sonori. Guardo il corpo di Giuliano, fermo, pesante. Dorme come dorme lui, supino, a torso nudo. Dalla bocca ogni tanto cava fuori un piccolo grugnito, come una bestia placida che scaccia moscerini.

Incipit tratto da:
Titolo: Venuto al mondo
Autrice: Margaret Mazzantini
Casa editrice: Mondadori

Libri di Margaret Mazzantini

Copertine di Venuto al mondo di Margaret Mazzantini

Quarta di copertina / Trama

Una mattina Gemma lascia a terra la sua vita ordinaria e sale su un aereo, trascinandosi dietro un figlio di oggi, Pietro, un ragazzo di sedici anni. Destinazione Sarajevo, città-confine tra Occidente e Oriente, ferita da un passato ancora vicino. Ad attenderla all’aeroporto, Gojko, poeta bosniaco, amico fratello, amore mancato, che ai tempi festosi delle Olimpiadi invernali del 1984 traghettò Gemma verso l’amore della sua vita, Diego, il fotografo di pozzanghere.
Il romanzo racconta la storia di questo amore, una storia di ragazzi farneticanti che si rincontrano oggi, giovani sprovveduti, invecchiati in un dopoguerra recente. Una storia d’amore appassionata, imperfetta come gli amori veri. Ma anche la storia di una maternità cercata, negata, risarcita. Il cammino misterioso di una nascita che fa piazza pulita della scienza, della biologia, e si addentra nella placenta preistorica di una Guerra che mentre uccide procrea.
In questo grande affresco di tenebra e luce, in questo romanzo intimo e sociale, le voci di quei ragazzi si accordano e si frantumano nel continuo rimando tra il ventre di Gemma e il ventre della città dilaniata. Ma l’avventura di Gemma e Diego è anche la storia di tutti noi, perché Margaret Mazzantini ha scritto un coraggioso romanzo contemporaneo. Di pace e di guerra.
La pace è l’aridità fumosa di un Occidente flaccido di egoismi, perso nella salamoia del benessere. La guerra è quella di una donna che ingaggia contro la natura una battaglia estrema e oltraggiosa. L’assedio di Sarajevo diventa l’assedio di ogni personaggio di questa vicenda di non eroi scaraventati dal calcio della Storia in un destino che sembra in attesa di loro come un tiratore scelto. Il cammino intimo di un uomo e di una donna verso un figlio, il loro viaggio di iniziazione alla paternità e alla maternità diventa un travaglio epico, una favola dura come l’ingiustizia, luminosa come un miracolo.
Dopo Non ti muovere, con una scrittura che è cifra inconfondibile di identità letteraria, Margaret Mazzantini ci regala un romanzo-mondo, opera trascinante e di forte impegno etico, spiazzante come un thriller, emblematica come una parabola. Una catarsi che dimostra come attraverso tutto il male della Storia possa erompere lo stupore smagato, sereno, di un nuovo principio. Una specie di avvento che ha il volto mobile, le membra lunghe e ancora sgraziate, l’ombrosità e gli slanci di un figlio di oggi chiamato Pietro.
(Ed. Mondadori; Scrittori Italiani e Stranieri)

Romanzo vincitore del Premio Campiello nel 2009

Cronologia opere e bibliografia di Margaret Mazzantini

Da questo romanzo il film Venuto al mondo per la regia di Sergio Castellitto (2012)