Angeli per i Bastardi di Pizzofalcone di Maurizio de Giovanni

Incipit Angeli – Maurizio de Giovanni

Incipit Angeli per i Bastardi di Pizzofalcone

Il sole entrava di taglio dalla finestra alta, raggi intensi dentro i quali danzava un pulviscolo che distraeva i bambini.
Erano una quindicina, avevano fame perché l’appuntamento con la merenda era ormai prossimo, ed erano pregni delle vacanze appena concluse. Fino a un paio di settimane prima, a quell’ora stavano scendendo in spiaggia dopo una tardiva e corposa colazione: adesso erano intontiti dal sonno e dalla noia subentrata all’allegria dell’inizio della scuola.
Il diversivo era rappresentato da suor Giovanna, che era lí a occupare lo spazio di mezza mattina destinato al catechismo. L’istituto era religioso, e ciò che l’alta borghesia di fatto pagava era proprio l’educazione cattolica: non si spiegava altrimenti la retta elevatissima in rapporto a un’offerta linguistica, formativa e strutturale pari a quella di qualsiasi scuola pubblica. In realtà, si remuneravano le conoscenze, i rapporti e lo standing derivanti dall’aver frequentato, dalle elementari al diploma, l’ente scolastico piú esclusivo della città. Ragion per cui suor Giovanna e le ore di religione andavano seguite con scrupolo. Era lei, piú delle giovani maestre che si alternavano nell’orario di lezione, a scrivere le temutissime note riservate alle famiglie degli alunni che si distinguevano per maleducazione o iperattività. A suor Giovanna, era risaputo, bisognava stare attenti.
La donna, però, non era per nulla temibile. Piccola, paffuta, di un’età indistinguibile fra i trenta e i cinquanta, occhiali rotondi e viso celestiale, pareva saltata fuori da una delle fotografie che tappezzavano il corridoio in memoria delle tante suor Giovanna succedutesi nel secolo e mezzo di vita dell’istituto. Aveva un carattere mite, e si esprimeva con un tono pacato che favoriva la distrazione; ma l’istinto metteva presto i bambini sull’avviso: non tutti gli animali feroci sembrano animali feroci. I documentari sulla natura sono chiari, su questo.
La tensione era palpabile, perché Arturo aveva osato intavolare un contraddittorio con suor Giovanna e l’atmosfera si era fatta pesante.
L’argomento del giorno erano gli angeli.

Incipit tratto da:
Titolo: Angeli per i Bastardi di Pizzofalcone
Autore: Maurizio de Giovanni
Casa editrice: Einaudi
Qui è possibile leggere le prime pagine di Angeli

Angeli per i Bastardi di Pizzofalcone - Maurizio de Giovanni

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Quarta di copertina / Trama

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Aveva mani magiche, Nando Iaccarino, capaci di mettere a punto qualsiasi motore. Fuori della sua officina, pulita e ordinata piú di una stanza d’ospedale, facevano la fila gli appassionati di auto e moto d’epoca, perché quello che gli altri avrebbero buttato, lui lo riparava, sempre. Sapeva prendersi cura delle cose, Iaccarino. Ora lo hanno ucciso, e tocca ai Bastardi di Pizzofalcone scoprire chi è stato. Anche se ciascuno di loro sta vivendo un momento difficile, anche se ognuno ha le sue angosce, i suoi dolori, i suoi segreti. Anche se i grandi capi della questura, che proprio non li sopportano, sperano ancora di vederli cadere. Come succede perfino agli angeli.
Luigi Palma, detto Gigi: vicequestore.
Angelo capo.
Giorgio Pisanelli, detto il Presidente: sostituto commissario.
Angelo custode.
Elsa Martini, detta la Rossa: vicecommissaria.
Faccia d’angelo.
Giuseppe Lojacono, detto il Cinese: ispettore.
Angelo in bilico.
Francesco Romano, detto Hulk: assistente capo.
Angelo vendicatore.
Ottavia Calabrese, detta Mammina: vicesovrintendente.
Angelo del focolare.
Alessandra Di Nardo, detta Alex: agente assistente.
Il sesso degli angeli.
Marco Aragona, vorrebbe essere detto Serpico: agente scelto.
Angelo dalla faccia sporca.
(Ed. Einaudi; Stile Libero Big)

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