Tuamore – Crocifisso Dentello

Incipit Tuamore - Crocifisso Dentello

Incipit Tuamore

Arrivederci, signora Carmela, ti saluta cerimonioso Pietro, un mio compagno di seconda elementare che ha passato il pomeriggio nella mia cameretta a fare i compiti.
Siamo in pieno inverno, tira un freddo cane, un buio fitto avvolge le strade. Ho sette anni e la socialità di un orso. Ospitare un amichetto a casa è una specie di evento.
Cosa sentono le mie orecchie! Non chiamarmi mai più signora Carmela!
Il mestolo con il quale stai girando il sugo in cucina sembra un’arma pronta a colpire.
Pietro mi guarda smarrito come a domandarmi che cazzo sta succedendo. Sul citofono c’è scritto Vella Carmela, piagnucola.
No, è che a mia mamma, dico per allentare la tensione, non piace il suo nome, anzi lo odia proprio. Tutti la chiamano Melina.
Pietro è sveglio, si schiarisce la voce e riprova: Arrivederci, signora Melina.
Cambi subito espressione e con una carezza lo congedi sulla porta: Adesso ragioniamo. Ciao nanetto, torna quando vuoi.
Ogni volta che ti toccava pronunciare il tuo nome impresso sulla carta d’identità, chessò in municipio o in posta, la tua voce si riduceva a un sussurro imbarazzato, manco Carmela fosse una parolaccia. Quando volevo farti uscire dai gangheri irrompevo in una stanza e strillavo: Ehilà Carmela, come andiamo? Qualsiasi oggetto avessi tra le mani volava per aria. Mi piegavo dalle risate a vedere la tua faccia trasformarsi in un ghigno luciferino. Una sera mi centri un occhio con una bomboniera. Corri a recuperare la borsa del ghiaccio e con tutta la tenerezza di cui sei capace sentenzi: Vedi cosa succede a fare il deficiente?
Per anni ti ho sempre chiamato mamma. Poi ho cominciato a chiamarti anch’io, come il resto del mondo, Melina. È stato quando siamo diventati coetanei, quando a un certo punto ci siamo riconosciuti come due adulti.

Incipit tratto da:
Titolo: Tuamore
Autore: Crocifisso Dentello
Casa editrice: La Nave di Teseo

Libri di Crocifisso Dentello

Tuamore - Crocifisso Dentello

Quarta di copertina / Trama

Melina, che detesta essere chiamata Carmela, cresce i suoi tre figli con una dedizione assoluta, a tratti ingombrante. Conosce il sacrificio e la fatica ma reagisce sprizzando vitalità e schiettezza. È una tifosa fanatica di calcio, sa citare a memoria scene e interpreti di innumerevoli film, inventa indimenticabili scherzi telefonici. Finché la sua salute non viene compromessa da un tumore al seno, tabù impronunciabile che nelle parole del figlio maggiore diventa tuamore, trasformando un presagio di sventura in una speranza possibile. I frammenti di una vita trascorsa insieme si mescolano ai dettagli più impietosi della malattia. Emerge la figura di una donna capace di affrontare i suoi giorni a colpi di commedia. Così, sopravvivere all’assenza significa ripercorrere soprattutto le piccole felicità condivise. Per quel figlio adorato il dialogo postumo con la madre è il tentativo di indovinare la forma più adatta per esprimere tutta la sua affettuosa gratitudine e sublimare il lutto in un amore che continua.
(Ed. La Nave di Teseo)

Incipit Tuamore - Crocifisso Dentello

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