Crepuscolo – Kent Haruf

Incipit Crepuscolo – Kent Haruf

Incipit Crepuscolo

Tornarono dalla scuderia nella luce obliqua del primo mattino. I fratelli McPheron, Harold e Raymond. Vecchi che si avvicinano a una vecchia casa alla fine dell’estate. Attraversarono il vialetto sterrato, superarono il furgone e l’automobile parcheggiata accanto alla recinzione in rete metallica e varcarono il cancello uno dopo l’altro. Sfregarono la suola degli stivali contro la lama di una sega piantata nel terreno, chiazzato di letame e compatto e lucido tutt’intorno per anni e anni di calpestio, e salirono gli scalini in legno fino alla zanzariera della veranda, poi entrarono in cucina, dove la diciannovenne Victoria Roubideaux, seduta al tavolo in pino, stava dando il porridge alla figlioletta.
Una volta dentro, si tolsero i cappelli e li appesero ai ganci fissati sulla parete accanto alla porta e subito andarono a lavarsi nell’acquaio. Sotto la fronte bianca avevano la faccia arrossata e segnata dalla vita all’aria aperta, i capelli crespi sulle teste rotonde erano ormai grigio ferro e rigidi come una criniera di cavallo tagliata a spazzola. Dopo essersi lavati, si asciugarono a turno con uno strofinaccio, ma quando si avvicinarono al fornello per riempirsi i piatti la ragazza li fece sedere.
È inutile che ci aspetti, disse Raymond.
Ci tengo, disse lei. Da domani non sarò più qui.

Incipit tratto da:
Titolo: Crepuscolo
Autore: Kent Haruf
Traduzione: Fabio Cremonesi
Titolo originale: Eventide
Casa editrice: NN Editore
Qui è possibile leggere le prime pagine di Crepuscolo

Crepuscolo - Kent Haruf

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Incipit Eventide

They came up from the horse barn in the slanted light of early morning. The McPheron brothers, Harold and Raymond. Old men approaching an old house at the end of summer. They came on across the gravel drive past the pickup and the car parked at the hogwire fencing and came one after the other through the wire gate. At the porch they scraped their boots on the saw blade sunken in the dirt, the ground packed and shiny around it from long use and mixed with barnlot manure, and walked up the plank steps onto the screened porch and entered the kitchen where the nineteen-year-old girl Victoria Roubideaux sat at the pinewood table feeding oatmeal to her little daughter.
In the kitchen they removed their hats and hung them on pegs set into a board next to the door and began at once to wash up at the sink. Their faces were red and weather-blasted below their white foreheads, the coarse hair on their round heads grown iron-gray and as stiff as the roached mane of a horse. When they finished at the sink they each in turn used the kitchen towel to dry off, but when they began to dish up their plates at the stove the girl made them sit down.
There’s no use in you waiting on us, Raymond said.
I want to, she said. I’ll be gone tomorrow.

Incipit tratto da:
Title: Eventide
Author: Kent Haruf
Language: English

Quarta di copertina / Trama

Siamo a Holt, Colorado.
La vita dei vecchi fratelli Harold e Raymond McPheron è cambiata da quando hanno accolto alla fattoria Victoria Roubideaux e la piccola Katie, ma ora la ragazza ha deciso di andare all’università e di trasferirsi a Fort Collins. A poca distanza dai McPheron vive DJ, un ragazzino orfano che si prende cura del nonno. DJ fa amicizia con Dena, la figlia della vicina, e la sua storia si lega a quella di Joy Rae e del fratello Richie, che vivono in una roulotte con la famiglia e sono a carico dei servizi sociali, sotto le cure attente di Rose Tyler.
Come in Benedizione e in Canto della pianura, le vite dei protagonisti si intrecciano le une alle altre. E i lettori di Kent Haruf ritroveranno la sua voce lieve che qui ci parla dei tanti volti della crescita, quella frontiera che spesso appare invalicabile ma che a ogni età può essere superata solo vincendo la paura e ritrovando il desiderio di continuare il viaggio della vita.
Questo libro è per chi ama guardare la danza delle candele sul muro, per chi ascolta la “Pastorale” di Beethoven, per chi ricorda quando da bambini ci si arredava una stanza con tutto quello che si trovava in giro, e per chi è rimasto solo, al freddo, per tanto tempo, e oggi ha deciso di rimettersi in gioco e correre il rischio di diventare una persona diversa.

Crepuscolo - Audiolibro - Haruf