Vincoli – Kent Haruf

Incipit Vincoli – Kent Haruf

Incipit Vincoli. Alle origini di Holt

Edith Goodnough non vive più in campagna. Ormai sta in città, in ospedale, in quel letto bianco, con un ago infilato nel dorso della mano e un uomo che la sorveglia in corridoio, fuori dalla sua stanza. Questa settimana compie ottant’anni: una donna linda, bella, con i capelli bianchi, che in vita sua non è mai arrivata a pesare cinquanta chili e da Capodanno pesa ancora meno di così. Eppure lo sceriffo e gli avvocati aspettano che stia meglio per metterla su una sedia a rotelle e portarla in tribunale, dall’altra parte della cittadina, per iniziare il processo. Quando accadrà, sempre che accada, non so se arriveranno a metterle le manette. D’accordo, Bud Sealy, lo sceriffo, si è rivelato un figlio di puttana, ma proprio non ce lo vedo ad ammanettare una donna come Edith Goodnough.

Incipit tratto da:
Titolo: Vincoli. Alle origini di Holt
Autore: Kent Haruf
Traduzione: Fabio Cremonesi
Titolo originale: The Tie That Binds
Casa editrice: NN Editore
Qui è possibile leggere le prime pagine di Vincoli

Vincoli - Kent Haruf

Incipit The Tie That Binds

Edith Goodnough isn’t in the country anymore. She’s in town now, in the hospital, lying there in that white bed with a needle stuck in the back of one hand and a man standing guard in the hallway outside her room. She will be eighty years old this week: a clean beautiful white-haired woman who never in her life weighed as much as 115 pounds, and she has weighed a lot less than that since New Year’s Eve. Still, the sheriff and the lawyers expect her to get well enough for them to sit her up in a wheelchair and then drive her across town to the courthouse to begin the trial. When that happens, if that happens, I don’t know that they will go so far as to put handcuffs on her. Bud Sealy, the sheriff, has turned out to be a son of a bitch, all right, but I still can’t see him putting handcuffs on a woman like Edith Goodnough.

Incipit tratto da:
Title: The Tie That Binds
Author: Kent Haruf
Language: English

Quarta di copertina / Trama

È la primavera del 1977 a Holt, Colorado. Edith Goodnough giace in un letto d’ospedale, e un poliziotto sorveglia la sua stanza. Pochi mesi prima, un incendio ha distrutto la casa dove Edith abitava con il fratello Lyman. Un giorno, un cronista arriva in città a indagare sull’incidente e si rivolge a Sanders Roscoe, il vicino di casa, che non accetta di parlare per proteggere Edith. Ma è proprio la voce di Sanders a raccontarci di lei e del fratello, di una storia che inizia nel 1906, quando Roy e Ada Goodnough sono arrivati a Holt in cerca di terra e di fortuna.
La storia di Edith si lega a quella del padre di Sanders, John Roscoe, che ha condiviso con loro la dura vita nei campi, in quella infinita distesa di polvere che era la campagna del Colorado.
La Holt delle origini è l’America rurale, dove vige un codice di comportamento indiscutibile, legato alla terra e alla famiglia, e dove la felicità si sacrifica in nome del dovere e del rispetto. Nel suo romanzo d’esordio Kent Haruf racconta i suoi personaggi senza giudicarli, con la profonda fiducia nella dignità dello spirito umano che ha reso inconfondibile la sua voce letteraria.
Questo libro è per le spighe di grano, per le mucche, per i cieli d’estate e la neve, per le stelle e l’erba, per la polvere e il dondolo, per una crostata di ciliegie e per le cartoline; ma questo libro è soprattutto per gli acerbi ragazzi che eravamo, per i dettagli in cui ci siamo persi, per i guai che ci hanno ammaccato, e per la porta che siamo riusciti ad aprire, finalmente liberi di vivere giorni più luminosi.
(ED. NN Editore)

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