Herscht 07769 – László Krasznahorkai

Incipit Herscht 07769 - László Krasznahorkai

Incipit Herscht 07769

All’attenzione di Angela Merkel, Cancelliera della Repubblica Federale di Germania, Willy Brandt Straße numero 1, 10557 Berlino: così scrisse nello spazio riservato al destinatario, mentre nell’angolo in alto a sinistra della busta, dove di solito si indica il mittente, aggiunse soltanto Herscht 07769, e nient’altro, perché voleva far capire fin dall’intestazione la natura strettamente confidenziale di tutta quella faccenda, e comunque era sua ferma convinzione che non ci fosse motivo di perdere altro tempo con la busta, di fornire cioè ulteriori indicazioni su di sé, poiché in base al codice di avviamento il sistema postale avrebbe subito indirizzato la risposta a Kana, mentre qui a Kana lo avrebbero subito identificato in base al solo cognome, ma quel che contava, riguardo all’essenza stessa della faccenda, lì nella lettera, appena ripiegata con grande cura e infilata all’interno della busta, c’era già scritto tutto, tutto quanto, spiegato con le sue proprie parole, a cominciare da certi fatti che la Cancelliera, forte della sua formazione scientifica, avrebbe immediatamente capito, e con assoluta chiarezza, avrebbe cioè subito colto il nocciolo di quello che lui intendeva comunicare, lui qui a Kana, in Turingia, ossia lei avrebbe capito all’istante ed esattamente che cosa lui intendesse quando cercava di attirare la sua attenzione sul fatto che una leader come lei a volte doveva pur affrontare, oltre ai problemi quotidiani del Paese, anche altre questioni e altri problemi, all’apparenza ben lontani dai problemi quotidiani, soprattutto quando questi altri problemi assediavano proprio la vita quotidiana, perché la stanno assediando, e con una forza che più distruttiva non potrebbe essere, era proprio di questo che si stava trattando qui: di un assedio, di un fatto che minacciava fin dalle sue fondamenta l’intero Paese, e anzi, secondo lui, l’intera umanità, minacciava l’esistenza stessa degli uomini, scuoteva l’intero ordine sociale, e lo faceva manifestandosi contemporaneamente da diverse prospettive di pericolo, delle quali lui, qui e ora, doveva mettere in risalto solo la più importante, ossia l’allarme di natura filosofica implicito nelle descrizioni dei processi apparentemente inspiegabili emersi durante gli esperimenti sul vuoto, poiché è diventato chiaro, in realtà molto tempo fa, ma lui è venuto a saperlo solo ora, cioè si è reso evidente che nello spazio comunemente inteso come del tutto vuoto si svolgono comunque degli eventi,[…]

Incipit tratto da:
Titolo: Herscht 07769
Autore: László Krasznahorkai
Traduzione: Dóra Várnai
Titolo originale: Herscht 07769
Casa editrice: Bompiani
In copertina © Ivy Close Images / Alamy Stock Photo / IPA
Qui è possibile leggere le prime pagine di Herscht 07769

Herscht 07769 - László Krasznahorkai

Quarta di copertina / Trama

Kana sembra una delle tante cittadine dimenticate della Turingia, e proprio la sua remota desolazione ha attratto un manipolo di neonazisti. Gli abitanti li guardano con timore e sospetto. Solo Florian Herscht è convinto di avere amici da entrambe le parti. È un uomo robusto, gentile, chiaroveggente in virtù della sua innocenza, che crede devotamente in Bach, ha paura dei tatuaggi, è convinto che l’universo sia condannato a perdersi nel nulla e per informare tutti della catastrofe scrive lettere in modo ossessivo, persino ad Angela Merkel, che non gli risponde mai. All’improvviso al limitare della foresta arrivano i lupi: la fine del mondo si avvicina. Modulando l’umorismo malinconico che è un tratto inconfondibile della sua straordinaria scrittura, László Krasznahorkai spiazza ancora una volta i lettori con un romanzo di terribile attualità, che parla di una piccola città ma ha il respiro universale della grande letteratura.
(Ed. Bompiani)

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