Tutto sarà perfetto – Lorenzo Marone

Incipit Tutto sarà perfetto – Lorenzo Marone

Incipit Tutto sarà perfetto

“Pronto?”
“Marina…”
“Andrea, papà sta bene?”
“Certo, che dev’essere successo? Ve ne siete appena andati.”
“Ma sta bene?”
“Sì, sta bene, ora si è fatto convincere a infilarsi nel letto. Non dorme, ma sembra tranquillo.”
“Ok.”
“Senti, piuttosto…”
“Sono contenta che stiate un po’ insieme, sai?”
Io meno, in effetti.
“Vi servirà. Da quant’è che non succedeva?”
In sottofondo, la voce del navigatore di mio cognato avverte che a duecento metri c’è un autovelox.
“Sono venuto due weekend fa, non ricordi?”
“Sì, va be’, io dico starci sul serio, parlarci, condividere del tempo…”
“Non mi sembra che lui abbia mai avuto del tempo da condividere con me, con noi.”
“Dai, adesso non ricominciare con la solfa del figlio bistrattato! Hai quarant’anni e il passato è passato, cerca di andare avanti e goderti questi due giorni, non so se avrai un’altra occasione.”
La conversazione si fa difficile. Sbuffo e apro il frigo. “Ma non avete birra?”
“Birra?” fa lei. “No, lo sai, Fiorenzo è astemio. C’è del succo di mirtillo, però.”
“Sì, come no. Ora scendo al supermercato.”
“Ma che dici?” alza la voce. “Che scendi? L’hai letto il primo punto del foglietto?”
Tiro fuori il pezzo di carta dalla tasca. “C’è scritto di non lasciarlo mai solo, con tre punti esclamativi.”

Incipit tratto da:
Titolo: Tutto sarà perfetto
Autore: Lorenzo Marone
In copertina: © Westend61/Getty Images.
Casa editrice: Feltrinelli
Qui è possibile leggere le prime pagine di Tutto sarà perfetto

Tutto sarà perfetto - Lorenzo Marone copertine

Cronologia opere, libri, biografia di Lorenzo Marone su Incipitmania

Quarta di copertina / Trama

Acquista qui 150

La vita di Andrea Scotto è tutto fuorché perfetta, specie quando c’è di mezzo la famiglia.
Quarantenne single e ancora ostinatamente immaturo, Andrea ha sempre preferito tenersi alla larga dai parenti: dal padre Libero Scotto, ex comandante di navi, procidano, trasferitosi a Napoli con i figli dopo la morte della moglie, e dalla sorella Marina, sposata, con due figlie e con un chiaro problema di ansia da controllo.
Quando però Marina è costretta a partire lasciando il padre gravemente malato, tocca ad Andrea prendere il timone.
È l’inizio di un fine settimana rocambolesco, in cui il divieto di fumare imposto da Marina è solo una delle tante regole che vengono infrante.
Tallonato da Cane Pazzo Tannen, un bassotto terribile che ringhia anche quando dorme, costretto a stare dietro a un padre ottantenne che non ha affatto intenzione di farsi trattare da infermo, Andrea sbarca a Procida e torna dopo anni sui luoghi dell’infanzia, sulla spiaggia nera vulcanica che ha fatto da sfondo alle sue prime gioie e delusioni d’amore e tra le case colorate della Corricella scrostate dalla salsedine.
E in quei contrasti, in quell’imperfetta perfezione che riporta a galla ferite non rimarginate ma anche ricordi di infinita dolcezza, cullato dalla brezza che profuma di limoni, capperi e ginestre o dal brontolio familiare della vecchia Diane gialla della madre, Andrea troverà il suo equilibrio.

(Ed. Feltrinelli)