Incipit Economia sentimentale
Qui è possibile leggere le prime pagine di Economia sentimentaleQualche tempo fa, ben prima dell’epidemia, Giovanni Veronesi fece una trasmissione alla tv che si chiamava Maledetti amici miei, e mi chiese se volevo scrivere una cosa sull’amicizia che avrebbe letto Valeria Solarino.
Incipit tratto da:
Avevo finito da poco di scrivere La mia ombra è tua ed ero svuotato, ma siamo amici dai tempi del liceo e non gli volevo dire di no e così provai a scriverla, la cosa sull’amicizia, ma non mi veniva, e quando stavo per dirgli che rinunciavo, però, mi venne in mente che forse, forse avrei potuto provare a scrivere una cosa per il babbo mascherandola da messaggio a un amico, perché non mi riusciva più di pensarlo, non lo sognavo, non mi riusciva neanche di piangerlo.
Ci provai, e mi venne subito.
Chi mi conosce se ne accorse che non parlavo a un amico.
Titolo: Economia sentimentale
Autore: Edoardo Nesi
Casa editrice: La nave di Teseo
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Quarta di copertina / Trama
Dieci anni dopo Storia della mia gente, premio Strega 2011, Edoardo Nesi torna a parlare allo stesso pubblico: gli italiani colpiti da un nuovo stravolgersi delle loro vite.
Economia sentimentale è la cronaca dal vagare di un’anima in questi mesi assurdi, e se il virus e la quarantena rimangono sullo sfondo poiché irraccontabili e già vissuti, l’attenzione dell’autore si punta sui mutamenti tellurici dell’economia, e sull’impatto che hanno, hanno avuto e avranno sulle nostre vite di sopravvissuti.
“In questi giorni sospesi l’economia mi appare sempre più una scienza viva e umanissima, certamente la più adatta di tutte le discipline a raccontare la sostanza delle nostre vite e il fervore dei nostri sogni e la miseria delle nostre paure, una stupefacente generatrice di storie e di speranze, lontana anni luce dal gelo tagliente dei numeri coi quali si usa raccontarla.”
Nesi ci fa ascoltare le parole di imprenditori tessili piccolissimi, luminari della sostenibilità, baristi, industriali dell’intimo, partite IVA, disoccupati, dando voce a tutte le anime di una società smarrita e impaurita, di un popolo che ancora non si fida a sortire di casa. È un viaggio straordinario e affascinante, narrato coi toni e lo stile d’un romanzo, in cui le cose continuano a succedere e le mutazioni ad avvenire. È la cronaca delle nostre vite, raccontata da un autore che somiglia molto a ognuno di noi, perpetuamente sballottato da pietà e rabbia e amore, che sembra però intuire una via d’uscita, e mostrarcela, e come sempre in Nesi, la speranza si comunica coi libri, col leggere, con la bellezza.