La simmetria dei desideri – Eshkol Nevo

Incipit La simmetria dei desideri

22.6.02
A tutti gli interessati

1. In data 1.6.2002 mi è stato richiesto dalla famiglia del signor Yuval Fried di recarmi alla stazione di polizia in via Dizengoff, a Tel Aviv, per ritirare i suoi oggetti. Fra le altre cose consegnatemi dalla signora Ester Loel, responsabile del magazzino, c’era anche un sacchetto di plastica contenente un grosso plico di fogli. Il signor Fried non aveva mai informato né me né gli altri suoi amici di essersi dedicato alla scrittura, perciò la mia prima supposizione riguardo al suddetto plico di fogli è stata che si trattasse di una delle traduzioni che lui eseguiva a pagamento per studenti universitari di Lettere e Scienze sociali. Sennonché sul sacchetto non c’era alcun nome o numero di telefono, e mancava anche, in cima alla pagina, il titolo dell’articolo in inglese. Insisto su tali dettagli per spiegare la ragione per cui mi sono permesso, qualche ora piú tardi, di scorrere il fascio di fogli. Non è stata la curiosità a spingermi, bensí il sincero desiderio di sapere a chi era destinato il plico che mi era stato affidato e cosa avrei dovuto farci.
2. Una lettura veloce è stata sufficiente per constatare che non si trattava di un articolo tradotto, ma di un testo di pugno del signor Fried. Una lettura piú approfondita mi ha edotto sul fatto che si trattava del manoscritto di un libro intitolato La simmetria dei desideri, al quale il signor Fried ha lavorato per tutto lo scorso anno, e i cui protagonisti sono lo stesso signor Fried e tre suoi amici. Ho deciso dunque di contattare telefonicamente il padre del signor Fried, e questi mi ha informato che effettivamente suo figlio intendeva pubblicare il manoscritto, e aveva preso accordi in questo senso con la tipografia Ha’efroni di Haifa, di proprietà della famiglia. A parere del padre, l’unica cosa che impediva al manoscritto di venir pubblicato era l’assenza di revisione, della quale, per quanto ne sapeva il genitore, Yuval intendeva incaricare il sottoscritto.

Incipit tratto da:
Titolo: La simmetria dei desideri
Autore: Eshkol Nevo
Traduzione: Ofra Bannet e Raffaella Scardi
Titolo originale: Mishalà ahat yemina
In copertina: © plainpicture/LP
Grafica Corrado Bosi, cdf-ittica.it
Casa editrice: BEAT

Libri di Eshkol Nevo

La simmetria dei desideri di Eshkol Nevo

Quarta di copertina / Trama

Quattro amici guardano in televisione la finale dei Mondiali di calcio del 1998. Non hanno ancora trent’anni, e hanno condiviso la giovinezza, gli studi, l’esercito, le avventure, i sogni e le difficoltà, le speranze e gli amori. Sono uniti da un legame intenso, dal bisogno profondo di parlare e di confrontarsi su tutto, senza vergogna, affrontando le lacrime e la gioia, la vita in ogni suo aspetto.
Yuval, il narratore, ha un animo buono e una spartana educazione anglosassone; Churchill è un egoista irresponsabile ma trascinante, ed è il fondatore della loro gang dai tempi del liceo. Ofir vive di parole e brucia ogni giorno la sua creatività in un ufficio pubblicitario. Amichai vende polizze mediche ai malati di cuore, è già sposato e ha due figlie.
Durante la partita Amichai ha un’idea: perché non scrivere su un foglietto i propri desideri, i sogni per gli anni a venire, per poi attendere la prossima finale della coppa del mondo e vedere se si sono realizzati?
Quel giorno in cui sta per scrivere il suo bigliettino Yuval ha da poco incontrato Yaara, e sa già che è la donna della sua vita. Prima l’ha vista alla mensa dell’università, poi uno scambio di chiacchiere, di numeri di telefono, una telefonata notturna, infine un bacio. Yaara è una di quelle donne che smentisce la teoria dell’amico Churchill: «Non esiste una ragazza bella, intelligente, arrapata e anche libera. Uno degli elementi è sempre assente».
Nel bigliettino dei desideri Yuval scrive: «Ai prossimi Mondiali voglio stare ancora con Yaara. Ai prossimi Mondiali voglio essere sposato con Yaara. Ai prossimi Mondiali voglio avere un figlio da Yaara. Possibilmente una figlia». Il suo destino, e quello dei suoi amici, è pronto a mettersi in moto.
Intorno a loro, all’inizio del nuovo millennio, una società logorata, sfiancata dai continui conflitti, che ha fatto della repressione e della rimozione uno stile di vita. I quattro protagonisti hanno a loro volta cercato di dimenticare la Prima Intifada, quando erano soldati dell’esercito, mentre la Seconda Intifada li costringe a porsi domande sul proprio futuro. In un mondo come questo è davvero possibile, è davvero giusto avere dei desideri?
(Ed. BEAT Biblioteca Editori Associati di Tascabili)

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