Anna Karenina – Lev Tolstoj

Incipit Anna Karenina – Lev Tolstoj

Incipit Anna Karenina

Le famiglie felici si somigliano tutte, le famiglie infelici lo sono ognuna a suo modo.
Casa Oblonskij era sottosopra. La moglie aveva scoperto la tresca fra il marito e l’istitutrice francese che era stata per qualche tempo con loro e lo aveva informato che non potevano piú vivere sotto lo stesso tetto. Era accaduto tre giorni prima, e la situazione risultava assai penosa per i coniugi e la famiglia tutta, nonché per la servitú. Non c’era piú motivo di restare insieme, e familiari e servitú lo avevano ben chiaro: gli ospiti occasionali di una qualunque locanda potevano vantare legami piú saldi dei loro, familiari e servitú degli Oblonskij. La signora non usciva dai suoi appartamenti e il signore non si vedeva da tre giorni. Frastornati, i bambini scorrazzavano in libertà per tutta la casa; l’istitutrice inglese si era presa a male parole con la governante e aveva già scritto a un’amica pregandola di trovarle un altro impiego, il cuoco se n’era andato il giorno prima giusto all’ora del pranzo e anche la cuciniera della servitú e il cocchiere avevano chiesto il benservito.

Incipit tratto da:
Titolo: Anna Karenina
Autore: Lev Tolstoj
Traduzione: Claudia Zonghetti
Titolo originale: Анна Каренина
Casa editrice: Einaudi
Qui è possibile leggere le prime pagine di Anna Karenina

Anna Karenina di Lev Tolstoj

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Quarta di copertina / Trama

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Dopo l’imponente affresco storico di Guerra e pace – «libro sul passato», per definizione dello stesso autore – Lev Tolstoj si dedica finalmente alla Russia a lui coeva e a un «romanzo di vita contemporanea». Anna Karenina, appunto. Dodici sono le redazioni attraverso le quali lo scrittore trasforma la sfrontata, eccessiva Tat’jana (che muore affogata, ma con un’annotazione a margine: treno?) nella sensuale ma ancora rozza Nanà e – finalmente, dalla quarta variante – in Anna Arkad’evna Karenina, cesellandone via via quella disperata profondità emotiva che fece scrivere a Sergej Dovlatov: «La peggiore sciagura della mia vita? La morte di Anna Karenina». Il successo di pubblico fu subito straordinario. I lettori attesero con trepidazione le sette parti che la rivista «Russkij vestnik» («Il messaggero russo») pubblicò dal 1875 al 1877 (l’ottava, politicamente sdrucciola, Tolstoj dovette farla uscire a proprie spese), cosí come l’agognato volume nel 1878. Accolto dalla critica come un «romanzo frivolo dell’alta società» e annunciato nel 1885 in traduzione italiana dalla «Gazzetta di Torino» con la certezza che avrebbe suscitato «profonda, incancellabile impressione sull’animo dei lettori e specialmente su quello delle lettrici », nel corso dei decenni la scelta di Anna Karenina, la sua sfida al beau monde e il suo drammatico suicidio preparato dalla meschinità, dal decoro, dall’ordito di convenzioni ben inamidate, sono stati oggetto di interpretazioni di ogni sorta. Mai tuttavia venne messa in dubbio l’esaltante modernità dell’opera. Una modernità ancora vitale, se un sondaggio di «TIME» la colloca – nel 2007 – al primo posto fra i dieci romanzi imprescindibili di tutti i tempi e di tutte le letterature. E che lo leggiate di nascosto sotto le coperte come Daniel Pennac, che ci colmiate le ore d’insonnia tanto quanto la protagonista di Sonno di Murakami Haruki o che scegliate di chiamare Karenin il vostro cane come Tomás e Tereza de L’insostenibile leggerezza dell’essere di Milan Kundera, quella meravigliosa «porcheria » che è Anna Karenina (cosí la definí, a pochi anni dalla pubblicazione, un Tolstoj già in cerca di altre vie) non potrà che celebrare, per l’ennesima volta, il suo incanto.
(Ed. Einaudi; Supercoralli)

Anna Karenina - Audiolibro - Lev Tolstoj

Da questo romanzo sono state tratte numerose trasposizione cinematografiche e adattamenti televisivi.
tra cui:

Anna Karenina (Film) per la regia di Joe Wright (2012)

Anna Karenina (Serie televisiva) per la regia di Christian Duguay (2013)