Il taglio di Dio – Jeffery Deaver

«È prudente?»

Incipit Il taglio di Dio

«È prudente?»
Lui rifletté alcuni istanti. «Prudente? Perché non dovrebbe esserlo?»
«Così, per dire. È deserto, qui.» La donna si guardò attorno nell’androne squallido e in penombra, il pavimento di vecchio linoleum così consumato che sembrava scartavetrato. Erano fermi davanti all’ascensore; le uniche due persone presenti. Il palazzo si trovava nel bel mezzo del Diamond District, a Midtown Manhattan. Essendo sabato, molti negozi e uffici erano chiusi per lo shabbat ebraico. Il vento di marzo sibilava e gemeva.
«Credo che siamo a posto: a quanto pare è infestato solo in parte» replicò William, il suo fidanzato.
Lei sorrise, ma l’espressione svanì in fretta.

Incipit tratto da:
Titolo: Il taglio di Dio
Autore: Jeffery Deaver
Traduzione: Rosa Prencipe
Titolo originale: The Cutting Edge
Casa editrice: Rizzoli

Libri di Jeffery Deaver

Copertine di Il taglio di Dio di Jeffery Deaver

Incipit The Cutting Edge

“Is it safe?”
He considered this briefly. “Safe? Why wouldn’t it be safe?”
“I’m just saying. It’s kind of deserted.” The woman looked around the poorly lit, shabby lobby, the floor ancient linoleum so worn it looked sanded down. They were the only ones here, standing before the elevator. The building was smack in the middle of the Diamond District in Midtown Manhattan. Because it was Saturday, the Jewish Sabbath, many stores and companies were closed. The March wind hissed and moaned.
William, her fiancé, said, “I think we’re good. Only partially haunted.”
She smiled but the expression vanished fast.

Incipit tratto da:
Title: The Cutting Edge
Author: Jeffery Deaver
Publisher: Grand Central Publishing
Language: English

Quarta di copertina / Trama

Diamond District, Manhattan. Jatin Patel, maestro tagliatore di diamanti, giace esanime sul pavimento del suo laboratorio. Pochi metri più in là, una giovane coppia di fidanzati. Hanno caviglie e polsi legati, la gola tagliata. La scena che la squadra di Lincoln Rhyme si trova di fronte, un sabato mattina qualunque nelle stanze della Patel Designs, ha tutti i numeri della classica rapina finita male. Ma per Amelia Sachs qualcosa non torna. I diamanti lavorati non sono stati portati via, e l’assassino si è accanito sulle vittime con una brutalità che suggerisce un movente diverso. Per sposare definitivamente la tesi che dietro all’omicidio si nasconda altro, basta leggere il messaggio sgrammaticato e delirante che il killer ha inviato alla stampa. Non è la prima volta che Rhyme deve entrare nella mente allucinata di un assassino. Se non fosse che la follia del Promittente, così si è firmato, è eguagliata da un’abilità e una lucidità fuori dal comune. Per quanto un errore l’abbia già commesso, un errore che lo potrebbe incastrare.
Jeffery Deaver lancia la sua sfida, una duplice caccia all’uomo nello spietato mondo del commercio dei diamanti, e si diverte a mettere alla prova il formidabile intuito di Lincoln e Amelia con svolte improvvise e deviazioni di percorso. Nelle pagine dell’ultimo Rhyme, il suo autore ci offre qualcosa di nuovo e inaspettato, l’ingrediente segreto per un thriller perfetto.
(Ed. Rizzoli)

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