Accendimi – Marco Presta

Era una torta fuori ordinanza, dissidente, un prototipo illegale che nessun ricettario avrebbe ospitato tra le sue pagine.

Incipit Accendimi

Era una torta fuori ordinanza, dissidente, un prototipo illegale che nessun ricettario avrebbe ospitato tra le sue pagine. Un esemplare unico, anomalo, una mascalzonata a tre gusti, mangiarla era come far sparire delle prove. Si trattava del dolce per il compleanno di un’amica e Caterina non voleva che lo festeggiasse affettando una dozzinale Saint Honoré di ruolo. Quel legame insolito tra pistacchio, castagne e torroncino, che sarebbe stato considerato un’associazione a delinquere da qualunque altro pasticciere, aveva il preciso scopo di comunicare alla persona cui era destinato: «Per me non sei un individuo come gli altri. Ti voglio bene». Nel laboratorio posto sul retro del negozio non c’erano testimoni quel giorno, se si escludeva un piccolo Montblanc da sei porzioni con scritto sulla fronte «Auguri Carmine». Lui non avrebbe parlato.
I dolci che Caterina preparava esprimevano il suo stato d’animo.

Incipit tratto da:
Titolo: Accendimi
Autore: Marco Presta
Casa editrice: Einaudi

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Copertine di Accendimi di Marco Presta

Quarta di copertina / Trama

Caterina ha una pasticceria. E ha un fidanzato medio, delle amiche medie, una vita media. È insomma serenamente disperata, fa parte del grande fiume d’insoddisfatti che tutti i giorni, da ogni parte del mondo, riceve milioni di affluenti. Poi una voce le parla dalla radio, sembra rivolgersi solo a lei e dice cose bellissime che sono come un terremoto. Nasce a poco a poco un sentimento che assomiglia in maniera preoccupante all’amore, «quello stato tragico e soave in cui riusciamo a sospirare davanti a un passo carrabile».
Sacher, Mimose, Millefoglie, Charlotte… La pasticceria di Caterina addolcisce le pene di molti, con le sue maestose cattedrali di zucchero. Ma la prima che avrebbe bisogno di dolcezza è proprio lei, Caterina, che si sente sola anche se la sua vita sentimentale è «intasata come una litoranea in agosto». Giancarlo, il fidanzato, è un commissario di Polizia che non sa infiammarle il cuore, le amiche si ricordano di lei raramente e Vittorio, il fratello, ha il singolare talento di mettersi, e di metterla, nei guai. Finché un giorno Caterina non trova nel retrobottega del negozio una radio, «un modello degli anni Settanta, un cubo arancione con tanto di antenna». Il primo miracolo è che dopo tutti quegli anni funzioni ancora. Il secondo è che la voce che parla da lí dentro parli a lei, a lei e a nessun altro. E dica cose che a poco a poco la conquistano, mettendole a soqquadro la vita. Marco Presta ci racconta da par suo, attraverso una scrittura comica ma alta, controllatissima, la storia di una giovane donna che trova, letteralmente, l’amore nell’aria. E pagina dopo pagina fa un incantesimo alla portata di chi ha la fantasia all’altezza del cuore.
(Ed. Einaudi; I coralli)

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