L’isola dell’angelo caduto – Carlo Lucarelli

Incipit L’isola dell’angelo caduto

Da allora, anche anni e anni dopo che gli eventi si furono conclusi, conclusi e mai dimenticati, ogni volta che guardava il mare, e vedeva la schiuma di un’onda spaccarsi su uno scoglio, e sentiva le gocce che si schiacciavano sul vetro della finestra a cui appoggiava la fronte, ogni volta, ovunque si trovasse, gli tornava in mente la notte che arrivò sull’isola.

Incipit tratto da:
Titolo: L’isola dell’angelo caduto
Autore: Carlo Lucarelli
Casa editrice: Einaudi

Libri di Carlo Lucarelli

Copertine di L’isola dell’angelo caduto di Carlo Lucarelli

Quarta di copertina / Trama

Gennaio 1925: mentre il Duce si assume alla Camera la responsabilità del delitto Matteotti, su un’isola italiana sperduta nel mare viene trovato un cadavere. Si tratta di una camicia nera, un miliziano in forza alla Colonia penale dell’isola dove sono rinchiusi delinquenti comuni e prigionieri politici. A indagare su questa morte sospetta e su altre due che seguiranno è un giovane commissario senza illusioni, né fascista né antifascista, piccolo eroe involontario, malinconico, un po’ apatico ma ancora deciso a pensare con la propria testa. Ha una moglie resa folle dalla tristezza, dalla solitudine e dagli influssi malefici che sembrano aleggiare sull’isola. L’unico modo per salvarla sarebbe chiudere in fretta il caso e farsi trasferire, andarsene da quel posto che intacca le anime di chi vi abita. Ma il caso diventa sempre più vischioso, mentre l’isola sembra sprofondare in un mistero sempre più insondabile, come sospesa fuori del tempo. E forse, ormai, allontanarsi è davvero impossibile.
(Ed. Einaudi; Stile Libero)

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