La luna fredda – Jeffery Deaver

“Quanto tempo hanno impiegato a morire?”

Incipit La luna fredda

“Quanto tempo hanno impiegato a morire?”
L’uomo cui era stata posta la domanda sembrò non averla sentita. Guardò di nuovo nello specchietto retrovisore e si concentrò sulla guida. Era appena passata mezzanotte e le strade di Lower Manhattan erano ghiacciate. Un fronte di aria fredda aveva spazzato il cielo e trasformato la neve che lo aveva preceduto in una patina scivolosa sull’asfalto. I due uomini erano a bordo della Band-Aid-Mobile, come Vincent lo Sveglio aveva battezzato la SUV scura. Il veicolo aveva qualche anno e necessitava tanto di una revisione ai freni quanto di un cambio di pneumatici. Ma portare una macchina rubata in officina non sarebbe stata un’idea saggia, specie considerando che due dei suoi ultimi passeggeri erano ora vittime di un omicidio.

Incipit tratto da:
Titolo: La luna fredda
Autore: Jeffery Deaver
Traduzione: Andrea Carlo Cappi
Titolo originale: The Cold Moon
Casa editrice: Rizzoli

Libri di Jeffery Deaver

Copertine di La luna fredda di Jeffery Deaver

Incipit The Cold Moon

“How long did it take them to die?”
The man this question was posed to didn’t seem to hear it. He looked in the rearview mirror again and concentrated on his driving. The hour was just past midnight and the streets in lower Manhattan were icy. A cold front had swept the sky clear and turned an earlier snow to slick glaze on the asphalt and concrete. The two men were in the rattling Band-Aid-mobile, as Clever Vincent had dubbed the tan SUV. It was a few years old; the brakes needed servicing and the tires replacing. But taking a stolen vehicle in for service would not be a wise idea, especially since two of its recent passengers were now murder victims.

Incipit tratto da:
Title: The Cold Moon
Author: Jeffery Deaver
Publisher: Pocket Books
Language: English

Quarta di copertina / Trama

In una gelida notte di dicembre, sotto una luna piena che brilla nel cielo nero di New York, l’Orologiaio, un temibile killer ossessionato dal tempo che pianifica i suoi delitti con precisione cronometrica, colpisce due volte a poche ore di distanza. Come firma degli omicidi lascia uno strano orologio, con le fasi lunari disegnate sul quadrante, e un messaggio minaccioso. Ad aiutare il criminalista Lincoln Rhyme, sulla scena dell’inchiesta compare un’inattesa quanto provvidenziale alleata: l’agente speciale Kathryn Dance, esperta nell’interpretazione del linguaggio non verbale durante gli interrogatori. Nonostante Rhyme si mostri scettico sull’attendibilità delle testimonianze e Kathryn nutra poca fiducia sulle prove fornite dai rilievi effettuati, l’identità del serial killer comincia a prendere forma e si fa sempre più concreta l’ipotesi del suo coinvolgimento nella preparazione di un atroce attentato.
(Ed. Rizzoli BUR; Narrativa)

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