Nel segno della pecora – Haruki Murakami

Per puro caso, un mio amico venne a sapere dal giornale che lei era morta, e mi chiamò per dirmelo.

Incipit Nel segno della pecora

Per puro caso, un mio amico venne a sapere dal giornale che lei era morta, e mi chiamò per dirmelo. Mi lesse lentamente al telefono il trafiletto uscito sull’edizione del mattino. Niente di eccezionale, come articolo. Doveva averlo scritto un cronista alle prime armi, uno appena laureato che voleva farsi un po’ la mano.
Una data, un angolo di strada, qualcuno che guidando un camion investe qualcuno, qualcuno che che viene incaricato di svolgere un’inchiesta per omicidio colposo…
Sembrava una di quelle brevi poesie che vengono pubblicate sul frontespizio di certe riviste.

Incipit tratto da:
Titolo: Nel segno della pecora
Autore: Haruki Murakami
Traduzione: Antonietta Pastore
Titolo originale traslitterato: Hitsuji o meguru bōken
Casa editrice: Einaudi

Libri di Haruki Murakami

Copertina di Nel segno della pecora di Haruki Murakami

Quarta di copertina / Trama

In una semplicissima newsletter, un giovane agente pubblicitario inserisce la fotografia, in apparenza banale, di un gregge: uno degli animali, una pecora bianca con una macchia color caffè sulla schiena, suscita tuttavia l’interesse di un inquietante uomo vestito di nero, stretto collaboratore del Maestro, un politico molto potente i cui esordi si perdono nel torbido passato coloniale giapponese. Al giovanotto viene affidato l’incarico – ma si tratta in sostanza di un ordine – di ritrovare proprio quella pecora: unico indizio, la foto in questione, ricevuta per posta dal Sorcio, un amico scomparso da anni.
Accompagnato da una ragazza con le orecchie bellissime e dotata di poteri sovrannaturali, attraverserà tutto il Giappone sino a raggiungere la gelida regione dello Hokkaido, vivendo una vicenda mirabolante e al tempo stesso realistica nella descrizione di luoghi e circostanze.
Considerato l’esordio letterario di Murakami, Nel segno della pecora introduce molti dei temi cari all’autore: la solitudine dell’uomo, l’arroganza e lo strapotere della politica, la nostalgia per l’atmosfera esaltante degli anni Sessanta, la passione per il rock e il jazz, l’irrompere del surreale nella prosaicità della vita quotidiana. Un romanzo che ci trasporta in uno di quegli scenari onirici che nelle storie di Murakami fanno da cassa di risonanza ai nostri dubbi e alle nostre ansie più profonde.
Antonietta Pastore
(Ed. Einaudi; SuperCoralli)

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