La strage dimenticata – Andrea Camilleri

Incipit La strage dimenticata

C’era fra i libri di mio nonno, una tragedia in versi (e naturalmente in cinque atti) che io, ancora caruso, più che leggere, quasi quasi mi mangiai avidamente si intitolava La tragica storia di Issione ed autore ne era – come dichiarava la copertina – il cavalier Artidoro Scibetta, notaro, mi pare di ricordare, in Aragona.

Incipit tratto da:
Titolo: La strage dimenticata
Autore: Andrea Camilleri
Casa editrice: Sellerio

Libri di Andrea Camilleri

Copertine di La strage dimenticata di Andrea Camilleri

Risvolto di copertina / Trama

Alla fine di questo libro sono elencati centoquattordici nomi che non compaiono in nessuna lapide del nostro risorgimento, centoquattordici caduti nella rivolta del 1848 in Sicilia. «Servi di pena» – com’erano chiamati i galeotti nelle carte burocratiche del tempo a registrazione dei servigi resi col lavoro coatto – uccisi dalla polizia borbonica non per colpe particolari né perché rappresentavano un pericolo reale; se non quello, forse, che si associassero agli insorti. Le autorità, quelle borboniche e quelle unitarie, per diversa responsabilità ma per uguale malafede ne confusero e occultarono la sorte, e nessuno storico si è mai occupato di loro. Gli assassini e i complici silenziosi fecero la loro carriera, sotto i Borboni, prima, e poi nell’Italia unita. La strage dimenticata trae dall’oblio quei nomi, rintraccia gli assassini, ricostruisce i moventi. Ci rammenta, una volta ancora, come sia più «maestra» di quella delle lapidi la storia che cerca le acri, tragiche ed umili verità.
(Ed. Sellerio; La memoria)

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