La mappa del destino – Glenn Cooper

Incipit La mappa del destino – Glenn Cooper

Incipit La mappa del destino

Périgord, Francia, 1899
I due uomini avanzavano a fatica, ansimando, sul terreno sdrucciolevole, col pensiero rivolto alla cosa sconvolgente che aveva appena visto.
il temporale di fine estate li aveva colti di sorpresa, avvicinandosi alla valle mentre loro stavano esplorando la caverna. Adesso la pioggia battente sferzava le pareti di arenaria, scivolando sulle rocce. E tutta la valle del Vézère era nascosta da una bassa cortina di nubi.

Incipit tratto da:
Titolo: La mappa del destino
Autore: Glenn Cooper
Traduzione: Velia Februari e Amalia Rincori
Titolo originale: The Tenth Chamber
Casa editrice: Nord
Qui è possibile leggere le prime pagine di La mappa del destino

La mappa del destino - Glenn Cooper

Incipit The Tenth Chamber

The Périgord Region, France, 1899
The two men were breathing hard, scrambling over slippery terrain, struggling to make sense of what they had just seen.
A sudden late-summer rain burst had caught them by surprise. The fast-moving squall moved in while they were exploring the cave, drenching the limestone cliffs, darkening the vertical rock faces and shrouding the Vézère River valley in a veil of low clouds.

Incipit tratto da:
Title: The Tenth Chamber
Author: Glenn Cooper
Publisher: Arrow
Language: English

Quarta di copertina / Trama

settecento anni è rimasto nascosto in un muro dell’abbazia.
Poi una scintilla ha scatenato un incendio e il muro è crollato.
Stupito, l’abate Menaud sfoglia quel volume impreziosito da disegni di animali e di piante. È scritto in codice, ma le prime parole sono in latino: Io, Barthomieu, monaco dell’abbazia di Ruac, ho duecentoventi anni. E questa è la mia storia.
Per migliaia di anni è rimasto immerso nell’oscurità.
Poi un’intuizione ha squarciato le tenebre.
Incredulo, l’archeologo Luc Simard cammina in quel grandioso complesso di caverne, interamente decorate con splendidi dipinti rupestri. E arriva all’ultima grotta, la più sorprendente, dove sono raffigurate alcune piante: le stesse riprodotte nell’enigmatico manoscritto medievale…
Per un tempo indefinibile è rimasto avvolto nel mistero. È stato custodito da santi e da assassini, è stato una fonte di vita e una ragione di morte.
Poi un imprevisto ha rischiato di svelarlo agli occhi del mondo.
Spietati, gli abitanti di Ruac non hanno dubbi: i forestieri devono essere fermati. Perché la cosa più importante è difendere il loro segreto. A ogni costo.
(Edizioni Nord; Narrativa)

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Il libro delle anime – Glenn Cooper

Incipit Il libro delle anime – Glenn Cooper

Incipit Il libro delle anime

Dopo oltre trent’anni nell’antiquariato librario, Toby Parfitt sapeva che l’unico momento in cui non poteva trattenere un brivido di eccitazione era quando infilava le mani in una cassa da imballaggio appena arrivata.
La sala di catalogazione della casa d’aste Pierce & Whyte si trovava nel seminterrato, perfettamente isolata dal rumore del traffico di Kensington High Street, a Londra. Toby stava bene lì, nel silenzio del suo comodo e vecchio laboratorio, coi tavoli di quercia levigata, con le lampade a collo di cigno e con gli sgabelli ben imbottiti. L’unico rumore era era il gradevole fruscio della carta da imballaggio che lui tirava fuori a manciate e getta via.
Ma, con sue grande irritazione, quel momento venne disturbato da un respiro affannoso e sibilante.
Toby alzò gli occhi sul viso butterato di Peter Nieve e lo salutò con un cenno del capo. Il piacere della scoperta era rovinato. Non poteva mica dire al ragazzo di levarsi dai piedi, no?

Incipit tratto da:
Titolo: Il libro delle anime
Autore: Glenn Cooper
Traduzione: Gian Paolo Gasperi e Velia Februari
Titolo originale: Book of Souls
Casa editrice: Nord
Qui è possibile leggere le prime pagine di Il libro delle anime

Il libro delle anime - Glenn Cooper

Incipit Book of Souls

After thirty-odd years in the rare books business Toby Parfitt found the only time he could reliably and deliciously muster a frisson of excitement was the moment when he would delicately stick his hands into a packing crate fresh from the loading dock.
The intake and catalogue room of Pierce & Whyte Auctions was in the basement, deeply-insulated from the rumbling traffic of London’s Kensington High Street. Toby was content to be in the silence of this comfortable old work room with its smooth oak tables, swan-neck lamps and nicely padded stools. The only noise was the pleasant rustling of handfuls of shredded packing paper as he scooped them out and binned them, and then, disconcertingly, asthmatic breathing and a thin-chested wheeze intruded.
He looked up at the blemished face of Peter Nieve and grudgingly acknowledged him with a perfunctory bob of his head. The pleasure of discovery would, alas, be tainted. He couldn’t tell the youth to bugger off, could he?

Incipit tratto da:
Title: Book of Souls
Author: Glenn Cooper
Publisher: Harper
Language: English

Quarta di copertina / Trama

È un libro, un semplice libro antico.
Ma custodisce un segreto.
Un segreto che è stato scritto col sangue nel 1297, da innumerevoli scrivani coi capelli rossi e con gli occhi verdi, forse toccati dalla grazia divina, forse messaggeri del diavolo. Che è riapparso nel 1334, in una lettera vergata da un abate ormai troppo anziano per sopportare il peso di quel mistero. Che, nel corso del XVI secolo, ha illuminato la strada di un teologo, i sogni di un visionario e le parole di un genio.
È un libro, un semplice libro antico.
Ma sta per scatenare l’inferno.
Perché quel libro dovrebbe trovarsi nella Biblioteca dei Morti, la sconfinata raccolta di volumi in cui è riportata la data di nascita e di morte di tutti gli uomini vissuti dall’VIII secolo in poi. E, dopo essere rimasto sepolto sotto la polvere della Storia per oltre settecento anni, adesso è riemerso ed è diventato un’ossessione per Will Piper, deciso a cancellare il dolore che la Biblioteca ha portato nella sua vita; per Henry Spence, che ha dedicato la sua esistenza alla soluzione dell’enigma e che ormai ha i giorni contati; per Malcolm Frazier, il capo della sicurezza della Biblioteca, determinato a uccidere pur d’impedire al mondo di conoscere la verità. Un’ossessione che inevitabilmente porta altro dolore, altri enigmi, altro sangue.
È un libro, un semplice libro antico.
Ma è il Libro delle Anime.
E il suo segreto è il nostro destino.
(Edizioni Nord; Narrativa)

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I confratelli – John Grisham

Incipit I confratelli

Per la sessione settimanale il giullare di corte indossava come sempre il vecchio pigiama un tempo color vinaccia e un paio di pantofole di spugna color lavanda, senza calze. Non era il solo detenuto a svolgere in pigiama le sue occupazioni quotidiane, ma nessun altro aveva il coraggio di infilare pantofole di quella tinta. Si chiamava T. Karl e in passato era stato banchiere a Boston.
Pigiama e pantofole sconcertavano assai meno della parrucca. Con la riga al centro, ricadeva in una cascata di boccoli, coprendogli le orecchie e pesandogli sulle spalle. Era grigio chiara, quasi bianca, nello stile di quelle dei magistrati inglesi di secoli addietro. Un amico gliel’aveva trovata in un negozio di costumi teatrali di seconda mano al Village di Manhattan.
T. Karl la indossava con fierezza e, per quanto strano possa apparire, con il tempo la parrucca era stata assimilata nella scenografia. Gli altri detenuti mantenevano comunque le distanze da T. Karl, con o senza parrucca.

Incipit tratto da:
Titolo: I confratelli
Autore: John Grisham
Traduzione: Tullio Dobner
Titolo originale: The Brethren
Casa editrice: Mondadori

Libri di John Grisham

Copertine di I confratelli di John Grisham

Incipit The Brethren

For the weekly docklet the court jester wore his standard garb of well-used and deeply faded maroon pajamas and lavender terry-cloth shower shoes with no socks. He wasn’t the only inmate who went about his daily business in his pajamas, but no one else dared wear lavender shoes. His name was T. Karl, and he’d once owned banks in Boston.
The pajamas and shoes weren’t nearly as troubling as the wig. It parted at the middle and rolled in layers downward, over his ears, with tight curls coiling off into three directions, and fell heavily onto his shoulders. It was a bright gray, almost white, and fashioned after the Old English magistrate’s wigs from centuries earlier. A friend on the outside had found it at a secondhand costume store in Manhattan, in the Village.
T. Karl wore it to court with great pride, and, odd as it was, it had, with time, become part of the show. The other inmates kept their distance from T. Karl anyway, wig or not.

Incipit tratto da:
Title: The Brethren
Author: John Grisham
Publisher: Doubleday
Language: English

Quarta di copertina / Trama

Trumble, nella Florida del Nord, è un carcere federale di minima sicurezza. O meglio, secondo la definizione ufficiale del dipartimento degli Istituti di correzione e detenzione, un “campo”. Niente recinti, filo spinato, torrette, agenti armati. Insomma, un penitenziario per criminali relativamente poco pericolosi: spacciatori, rapinatori, truffatori, ladruncoli, evasori fiscali. Dove ora sono ospitati anche tre ex giudici, che si fanno chiamare i Confratelli: Hatlee Beech, del Texas, esperto di sentenze e appelli; Finn Yarber, della California, specializzato in fallimenti e divorzi; Joe Roy Spicer, del Mississippi, giudice di pace. Ogni giorno i tre si ritrovano nella biblioteca legale, zona sotto la loro egida esclusiva. Lì discutono i casi di alcuni reclusi, redigono documenti, continuano, insomma, a esercitare l’avvocatura pur senza averne il diritto. E lì, soprattutto, passano il tempo a scrivere lettere, l’esca per crudeli ricatti che fruttano un mucchio di soldi. Talmente tanti da fare dell’estorsione il loro vero e proprio lavoro. Un giorno, però, Beech, Yarber e Spicer incappano in uno spiacevole imprevisto. Nella loro rete cade una vittima sbagliata, un uomo potente con amici pericolosi e influenti: il futuro dei Confratelli sembra segnato. Washington: Aaron Lake, Rappresentante dell’Arizona e presidente della commissione della camera sulle forze armate, riceve dal direttore della Cia Teddy Maynard un’offerta inattesa. Sarebbe meglio dire una richiesta d’accordo. Intelligente e tenace, ottimo oratore, coscienzioso fino all’esasperazione, Lake non ha doppia vita, nessuna ombra nel passato o scheletri nell’armadio. Almeno, così pare.
(Ed. Mondadori; Omnibus)

Cronologia opere e bibliografia di John Grisham