Fughe da fermo – Edoardo Nesi

Incipit Fughe da fermo – Edoardo Nesi

Incipit Fughe da fermo

Marty ha un cellulare speciale che intercetta le telefonate degli altri cellulari: basta premere dei tasti in un certo ordine e il suo cellulare diventa ricevente. Oggi abbiamo sentito una telefonata incredibile. Erano due vecchi, avevano voci tremule, specialmente la donna. Lui, il Cipriani, parlava a voce alta come fanno i vecchi tessitori, e criticava con strana intensità tutte le persone che facevano parte della famiglia di lei, i figli, i nipoti, il marito. Non gli andava bene nulla di com’erano e di quello che facevano. La donna sembrava divertirsi, ma ogni tanto interveniva quando il Cipriani, sempre più stizzito, esagerava con le critiche e le offese. Lo chiamava sempre per cognome e gli dava del lei, e ogni tanto abbassava la voce perché, diceva, non voleva farsi sentire dal marito. Dopo un quarto d’ora di lamentele sfiatate lui sembrò riprendere fiato, come se avesse detto e pensato le stesse cose per anni. Rimase in silenzio per almeno trenta secondi, e lei non obiettò, come se ci fosse abituata. Poi il Cipriani fece un enorme sospiro e disse:
— Rosa, ma io mi ricordo bene? Perché certe volte mi sembra che sia stata tutta una grande fregatura, trent’anni fa
— Mah, Cipriani. Io non lo so.
— Io dico di sì, invece. Mi ricordo bene o mi ricordo male?
— Io non lo so davvero, Cipriani.
— Perché io mi ricordo tutto ancora oggi, di quella sera.
— No, io dico che lei non si può ricordare di nulla, Cipriani.
— Sì invece, di me e di te io mi ricordo tutto, ma era meglio se non mi ricordavo di niente, se avevo battuto il capo e avevo perso la memoria, era meglio se avevo picchiato nel muro con la macchina, perché da quella sera non ho avuto più pace, Rosa.
— Se dice così lei ha capito male davvero, Cipriani.
— No, io ho capito bene. E mi ricordo anche di tutti i giorni che ho passato in tutti questi trent’anni, a pensare e a ripensare a quella sera e a smadonnare.
— No, Cipriani, mi dia retta, non parli così.
— Perché io vagello, capito, Rosa?
— Ho capito, ho capito.
— No, io vagello tutte le volte che ti vedo e tutte le volte che ti sento al telefono, e a sessantadue anni non posso vagellare, capito?
— Ho capito, ma cerchi di capire anche lei, però.
— Eh, forse invece non ho capito niente per davvero.
— Mi dia retta, Cipriani. Tutto non si può dire, capisca.
E ripartì un’altra pausa incredibile, in cui questi vecchi più che altro respiravano nel telefono. Marty mi guardò.
— Io vorrei sapere perché mi sono sposato con mia moglie e te con tuo marito.

Incipit tratto da:
Titolo: Fughe da fermo
Autore: Edoardo Nesi
Casa editrice: Bompiani
Qui è possibile leggere le prime pagine di Fughe da fermo

Fughe da fermo - Edoardo Nesi

Cronologia opere, libri, biografia di Edoardo Nesi su Incipitmania

Quarta di copertina / Trama

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Un amore lancinante quello di Federico per Cristina, un amore così intenso che può condurre fino ai limiti di una “vita normale”. Un romanzo poetico e scabroso insieme, in cui Nesi confessa l’inconfessabile, frugando nelle viscere e nel cuore dei personaggi che animano queste pagine spudorate e commoventi, drammatiche e autoironiche, sintonizzate maniacalmente sulla cultura bassa della quotidianità.
(Ed. Bompiani; Tascabili Narrativa)

Da questo romanzo il film Fughe da fermo per la regia di Edoardo Nesi (2001)

Il buio e il miele – Giovanni Arpino

Incipit Il buio e il miele

C’era un grosso moscone dorato che ronzava lungo la finestra del pianerottolo, i muri odoravano di tanta fresca, con un virata improvvisa il moscone mordendo felicemente l’aria individuò lo spiraglio tra i vetri socchiusi, sparì. Mi affacciai anch’io per buttare la cicca. Il cortile sotto era deserto, due magre spanne di cemento nel sole di fine agosto. Più lontano, il verde consunto delle colline oltre il fiume sfumava in un cielo opaco. Con le mani controllai la bustina ben ferma sulla fronte, il nodo e la giusta caduta della cravatta, prima di suonare.

Incipit tratto da:
Titolo: Il buio e il miele
Autore: Giovanni Arpino
Casa editrice: Òmicron

Libri di Giovanni Arpino

Copertine di Il buio e il miele di Giovanni Arpino

Quarta di copertina / Trama

L’affascinante romanzo di Arpino, da cui è stato tratto il famoso film “Profumo di donna”, racconta l’amicizia tra un ragazzo e un adulto, ricca di sfumature psicologiche e di umanità, che ci fa intravedere una possibilità di incontro tra mondi apparentemente inconciliabili. Un classico della letteratura italiana che ha segnato un’importante tappa verso una narrativa di respiro europeo.
(Ed. Òmicron; Nuova Officina)

Indice cronologico opere e bibliografia di Giovanni Arpino

Da questo romanzo il film Profumo di donna per la regia di Dino Risi (1974)

Le avventure di Nicola Nickleby – Charles Dickens

Incipit Le avventure di Nicola Nickleby

Abitava una volta, in un luogo appartato del Devonshire, certo Goffredo Nickleby, un onesto uomo, che, in età piuttosto avanzata, messosi in capo di ammogliarsi, e non essendo abbastanza giovane o abbastanza ricco da aspirare alla mano di una ereditiera, aveva per pura affezione sposato una vecchia fiamma, la quale a sua volta sel’era preso per la stessa ragione. Così due persone, che non possono permettersi di giocare a carte per denaro, si seggono tranquillamente a tavolino, e giocano una partita per mero piacere.
I malevoli, che sogghignano sulla vita matrimoniale possono, forse, osservare a questo punto che sarebbe stato meglio paragonare quella brava coppia a due campioni in una gara di pugilato, i quali, quando la fortuna non è molto propizia e i loro sostenitori sono scarsi, si mettono cavallerescamente ad assaltarsi per il semplice gusto di darsi degli scapaccioni; e per qualche rispetto il paragone veramente reggerebbe, poiché come quell’avventuroso paio di volgari pugilatori
dopo manderà un cappello in giro, fidando nel buon cuore degli astanti per procacciarsi i mezzi per far baldoria, così il signor Goffredo Nickleby e la sua compagna, tramontata appena la luna di miele, si misero a guardare avidamente intorno, fidando non poco in una buona occasione per il miglioramento delle loro condizioni. La rendita del signor Nickleby, nel periodo del suo matrimonio, oscillava fra le sessanta e le settanta sterline all’anno.

Incipit tratto da:
Titolo: Le avventure di Nicola Nickleby
Autore: Charles Dickens
Traduzione: Silvio Spaventa Filippi
Titolo originale: The Life and Adventures of Nicholas Nickleby
Casa editrice: www.liberliber.it

Libri di Charles Dickens

Copertine di Le avventure di Nicola Nickleby di Charles Dickens

Incipit The Life and Adventures of Nicholas Nickleby

There once lived, in a sequestered part of the county of Devonshire, one Mr Godfrey Nickleby: a worthy gentleman, who, taking it into his head rather late in life that he must get married, and not being young enough or rich enough to aspire to the hand of a lady of fortune, had wedded an old flame out of mere attachment, who in her turn had taken him for the same reason. Thus two people who cannot afford to play cards for money, sometimes sit down to a quiet game for love.
Some ill-conditioned persons who sneer at the life-matrimonial, may perhaps suggest, in this place, that the good couple would be better likened to two principals in a sparring match, who, when fortune is low and backers scarce, will chivalrously set to, for the mere pleasure of the buffeting; and in one respect indeed this comparison would hold good; for, as the adventurous pair of the Fives’ Court will afterwards send round a hat, and trust to the bounty of the lookers-on for the means of regaling themselves, so Mr Godfrey Nickleby and HIS partner, the honeymoon being over, looked out wistfully into the world, relying in no inconsiderable degree upon chance for the improvement of their means. Mr Nickleby’s income, at the period of his marriage, fluctuated between sixty and eighty pounds PER ANNUM

Incipit tratto da:
Title: The Life and Adventures of Nicholas Nickleby
Author: Charles Dickens
Publisher: eBooks@Adelaide
Language: English

Quarta di copertina / Trama

I romanzi “Oliver Twist” (1837-38) e “Nicholas Nickleby” (1838-39) consacrarono Charles Dickens all’attenzione del grande pubblico e della critica. Le due opere si legano allo scenario del primo industrialismo e ai suoi problemi sociali, denunciando duramente gli aspetti più cupi della società vittoriana, intrisa dei pregiudizi moralistici della borghesia urbana. In particolare, “Le avventure di Nicola Nickleby” è caratterizzato da un vivo senso dello humor e da una felice mistura di tragico e comico, assurdo e quotidiano.
(Ed. Liber Liber)

Indice cronologico opere e bibliografia di Charles Dickens

Da questo romanzo in svariate versioni sono stati tratti diversi film tra cui Nicholas Nickleby per la regia di Douglas McGrath (2002)