Il bassotto e la Regina – Melania G. Mazzucco

Vi voglio raccontare la storia di un mio amico.

Incipit Il bassotto e la Regina

Vi voglio raccontare la storia di un mio amico. Aveva il muso a punta, le zampe corte e la coda a pennello. Folte sopracciglia sugli occhi neri e un mantello di pelo duro a foderargli la schiena. Era sempre spettinato, come se avesse preso un colpo di vento. Aveva la barba, anche se era molto giovane. Usciva di casa tre volte al giorno: al mattino presto, nel tardo pomeriggio e la sera prima di andare a dormire. Non sapeva che si può vivere in un altro modo. Era un cane da salotto. Quelli come lui sono nati per fare compagnia agli uomini, come i peluche ai bambini. Hanno paura di restare soli, del buio e della notte. Tutto il resto del tempo lo passava scorrazzando per l’appartamento, seduto dietro la porta ad aspettare che il suo padrone rientrasse, oppure affacciato alla ringhiera del balcone, a guardare giù in strada. Guardava il semaforo, la vetrina del ristorante cinese, il chiosco dei giornali, i piccioni che becchettavano le briciole sul marciapiede e il gatto del macellaio, che presidiava la soglia del negozio. Guardava anche i lampioni, e si accendevano uggiolava di tristezza. Se vedeva passare un cane, lo salutava, lanciando un richiamo festoso, ma quello teneva il muso a terra per annusare gli odori lasciati dagli altri sulle gomme delle macchine e non si accorgeva di lui. A dirla tutta, era solo come un cane.

Incipit tratto da:
Titolo: Il bassotto e la Regina
Autrice: Melania G. Mazzucco
Casa editrice: Einaudi

Libri di Melania G. Mazzucco

Copertine di Il bassotto e la Regina di Melania G. Mazzucco

Quarta di copertina / Trama

Platone è un bassotto dal pelo duro e la coda a pennello. Un cane da salotto, di quelli nati per fare compagnia agli uomini. A Yuri, per esempio, studente di filosofia «con gli occhiali perennemente appannati».
Ma durante le vacanze Yuri segue la sua Ada su una nave da crociera, lasciando il bassotto alle cure del portiere. E proprio nella solitudine della notte di Natale avviene per Platone l’incontro che gli cambierà la vita. Nella cantina del palazzo, il Tatuato – cranio rasato e muscoli da sollevatore di pesi – nasconde scatoloni pieni di animali di contrabbando: scimmie, iguane, serpenti a sonagli, una saggia tartaruga leopardo di nome Leo, e lei, la Regina, una giovanissima levriera afghana, «poco più che un gomitolo di neve». Per Platone è il colpo di fulmine. Ma il cuore della Regina è altezzoso, e neanche le canzoni che il bassotto intona giorno e notte per tenerle compagnia riescono a conquistarla.
A raccontarci questa storia tenera e profonda, dal suo osservatorio speciale tra le foglie di un albero, un pappagallo che conosce tutte le lingue del mondo, e tutte le pieghe dell’anima.
Melania Mazzucco ci appassiona e ci commuove col piú classico dei generi, regalandoci una favola intensa e luminosa sul coraggio dei propri sogni e sulla magia che a volte la vita regala – come a Laika, il cane astronauta che diventò una stella.
(Ed. Eianudi; L’Arcipelago)

Cronologia opere e bibliografia di Melania G. Mazzucco

Il bacio della medusa – Melania G. Mazzucco

Sfuggito alla tenda, un raggio di luce le accarezzava gli occhi

Incipit Il bacio della medusa

Sfuggito alla tenda, un raggio di luce le accarezzava gli occhi. La prima sensazione fu la sete, poi il caldo. Spinse il naso oltre il piumino. Riconobbe due linee torte e intrecciate, che solo con una certa fatica divennero una spalliera, e poi una seggiola art nouveau da cui pendeva una camicia bianca. Qualcosa di trasparente flottava a un centimetro dal suo naso. Pigre bollicine abbarbicate alle pareti di un pretenzioso bicchiere di cristallo. Acqua di Vichy. Dove sono? si chiese, spaventata, perché non riconosceva la stanza, gli alamari della carta da parati, i rombi sulla tenda, la forma inedita della stufa, lo sgocciolio lontano di un lavabo, i rumori che salivano dalla strada (e parlavano di carrozze,di automobili e di qualcuno che vendeva lumache) e neanche se stessa. Allungò una mano sul cuscino, trovò soltanto gli estremi lunghissimi dei suoi capelli e una forcina. Realizzò vagamente di chiamarsi Norma, e di essere in procinto di svegliarsi, senza troppo desiderio di riprendere coscienza. Dalla finestra penetrava uno spiffero gelido, invernale. Aveva indosso una camicia da notte estranea, di batista corallina, e non sapeva dove si trovasse. La raggiunse e poi l’investì un sibilo, una tromba volgare, molto simile a una pernacchia.

Incipit tratto da:
Titolo: Il bacio della medusa
Autrice: Melania G. Mazzucco
Casa editrice: Rizzoli

Libri di Melania G. Mazzucco

Copertine di Il bacio della medusa di Melania G. Mazzucco

Quarta di copertina / Trama

1905.
Fra i paesaggi luminosi della Costa Azzurra e le valli impervie delle Alpi Marittime si incrociano, in modo imprevedibile, le storie della ragazza selvaggia Medusa, del vagabondo Perù, della tormentata sposa Norma Boncompagni e dell’ambizioso conte Felice Argentero. Il lettore che ha imparato a conoscere Melania G. Mazzucco con Vita e Un giorno perfetto, ma nel 1996 si è lasciato sfuggire Il bacio della Medusa, ha ora l’occasione di riscoprire questo grande romanzo sul desiderio e sull’amore, che incanta e commuove con la sua storia visionaria, feroce e appassionata. Rileggendolo oggi, proviamo una sensazione ancora più entusiasmante di scoperta, di sorpresa, di innamoramento per questi indimenticabili personaggi, così fragili, così complessi e così veri. E siamo conquistati dalla grazia spietata, dalla profondità e dall’eleganza scintillante dello stile con le quali un intero mondo perduto viene ricreato davanti ai nostri occhi.
(Ed. Rizzoli; La Scala)

Cronologia opere e bibliografia di Melania G. Mazzucco

La lunga attesa dell’angelo – Melania G. Mazzucco

Si è fatto buio. La tenda è tirata, i lumi devono essere accesi, sento l’odore del fumo e della cera, eppure non scorgo nemmeno un riflesso del chiarore che mi circonda.

Incipit La lunga attesa dell’angelo

Si è fatto buio. La tenda è tirata, i lumi devono essere accesi, sento l’odore del fumo e della cera, eppure non scorgo nemmeno un riflesso del chiarore che mi circonda. L’ombra ha ingoiato il mio corpo, so che sono disteso, e non mi incontro, sento la mia mano, e non la trovo. Mi sono perso. Se sei da qualche parte, non ti vedo. Nella stanza c’è qualcuno, percepisco i suoi movimenti dello spazio, perfino le vibrazioni del suo animo – ma so che non sei tu. Mi ascolti? Perché è a te che mi rivolgo. Ti ho chiamato, ti sto chiamando. Vieni, non voglio parlare solo a me stesso.

Incipit tratto da:
Titolo: La lunga attesa dell’angelo
Autrice: Melania G. Mazzucco
Casa editrice: Rizzoli

Libri di Melania G. Mazzucco

Copertine di La lunga attesa dell’angelo di Melania G. Mazzucco

Quarta di copertina / Trama

Venezia, fine del Cinquecento. La vita spavalda del pittore Jacomo Robusti detto il Tintoretto, genio ambizioso e anticonformista, tra febbrili battaglie combattute con ogni mezzo per affermare il proprio talento, successi e dolori, inimicizie e tradimenti, capolavori e disillusioni. Accanto a lui, la sua creazione più amata: la figlia illegittima Marietta. Bambina vestita da maschio, poi ragazzina educata alla musica e alla pittura, infine donna libera e artista, Marietta incarna un’immagine indelebile di bellezza, sacrificio e passione assoluta. Trasportandoci nella Venezia del tardo Rinascimento, ricca e fragile, minacciata dalla guerra e dalla peste, e nella vita quotidiana della famiglia di un grande artista, Melania G. Mazzucco ci regala la storia indimenticabile di un padre e di una figlia, diversi da tutti, eppure così vicini.
(Ed. Rizzoli; BUR Extra)

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