La grammatica di Dio – Stefano Benni

Improvvisamente, un giorno, il signor Remo iniziò a odiare il suo cane.

Incipit La grammatica di Dio

Improvvisamente, un giorno, il signor Remo iniziò a odiare il suo cane.
Non era un uomo cattivo. Ma qualcosa si era rotto dentro di lui quando era rimasto vedovo. Aveva perso la moglie e gli era restato il cane, un botole salcicciometiccio, grasso e nerastro, con orecchioni da pipistrello. Si chiamava Bum, ovvero Boomerang, perché riportava indietro qualsiasi cosa gli tirassero, con prontezza e perseveranza.

Incipit tratto da:
Titolo: La grammatica di Dio
Autore: Stefano Benni
Casa editrice: Feltrinelli

Libri di Stefano Benni

Copertine di La grammatica di Dio di Stefano Benni

Quarta di copertina

Nella notte, quasi nel delirio, il signor Remo di destava e vedeva gli occhi spalancati e amorevoli del cane, e le lunghe orecchie dritte come antenne. E sembrava dire: Anche la morte morderò, padrone mio, se si avvicina a te. Nell’anima ormai riarsa del signor Remo, l’odio per quell’amore smisurato crebbe…
(Ed. Feltrinelli; I Narratori)

Cronologia opere e bibliografia di Stefano Benni

L’ultima lacrima – Stefano Benni

È tutto pronto in casa Minardi.

Incipit L’ultima lacrima

È tutto pronto in casa Minardi. La signora Lea ha pulito lo schermo del televisore con l’alcol, ha messo sopra la foto del matrimonio, ha tolto la fodera al divano che ora splende in un vortice di girasoli. Ha preparato un vassoio di salatini, un panettone fuori stagione, il whisky albionico e l’aranciata per i bambini. Ha lustrato le foglie del ficus, ha messo sul tavolino di vetro la pansé più bella. I tre figli la guardano mentre controlla se tutto è in ordine, si tormenta i riccioli della permanente e becchetta coi tacchi sul pavimento tirato a cera. Non l’avevano mai vista in casa senza pantofole.

Incipit tratto da:
Titolo: L’ultima lacrima
Autore: Stefano Benni
Casa editrice: Feltrinelli

Libri di Stefano Benni

Copertine di L’ultima lacrima di Stefano Benni

Quarta di copertina / Trama

E se un Bancomat cominciasse a parlare, sapesse tutto di voi e vi proponesse un affare vantaggioso? Stefano Benni sa dove la realtà cova i suoi mostri – mostri di ieri, mostri di oggi e mostri che spiano dal futuro-, li va a cercare, li stana, li fa sfilare trovando per ciascuno una storia e legandoli tutti al carro dell’immaginazione vittoriosa.
Ecco, allora, in venti tragicomici racconti sull’Italia di oggi, fantasmi vendicativi e tenori capricciosi, la crociera della Nuova Destra e la Scuola dell’Obbligo Televisivo, sedie elettroniche ad alta Audience e Orfei allucinogeni…
La prosa pirotecnica di Benni – di questi tempi sempre più preziosa e necessaria – non risparmia niente e nessuno regalandoci una risata agghiacciante, una lacrima ironica e non ultima, una testarda speranza nella forza della scrittura e della fantasia.
(Ed. Economica Universale Feltrinelli)

Bibliografia e cronologia opere di Stefano Benni

Da un racconto di questa raccolta il film Coincidenze per la regia di Gabriele Paoli (2010)

Locandina Coincidenze

Margherita Dolcevita – Stefano Benni

Sono andata a letto e le stelle non c’erano più

Incipit Margherita Dolcevita

Sono andata a letto e le stelle non c’erano più. Ho pulito per bene il vetro della finestra, ma niente da fare. Erano sparite. Era sparita Sirio e Venere e Carmilla e Altazor. E anche Mab e Zelda e Bacbuc e Dandelion e la costellazione del Tacchino e la Croce di Lennon.
Non ditemi che alcune di queste stelle non esistono. Sono i nomi che gli ho dato io. Infatti rivendico il diritto di ognuno, specialmente delle fanciulle fantasiose come me, a chiamare le cose non soltanto con il nome del vocabolario, ma anche quello del vocabolario, cioè con un nome inventato e scelto. In fondo tutti lo fanno. I miei genitori mi hanno chiamato Margherita, ma io amo essere chiamata Maga o Maghetta. I miei compagni di scuola, ironizzando sul fatto che non sono proprio snella, a volte mi chiamano Megarita; mio nonno, che è un po’ arteriosclerotico, mi chiama Margheritina, ma a volte anche Mariella, Marisella oppure Venusta, che era sua sorella. Ma soprattutto, quando sono allegra mi chiama Margherita Dolcevita.

Incipit tratto da:
Titolo: Margherita Dolcevita
Autore: Stefano Benni
Casa editrice: Feltrinelli

Libri di Stefano Benni

Copertine di Margherita Dolcevita di Stefano Benni

Quarta di copertina / Trama

Margherita Dolcevita è una ragazzina che sa guardare il mondo. Le bastano un cuore appena difettoso e qualche chilo in più per aggiungere sale e ironia alla sua naturale intelligenza delle cose.
Compatisce con affetto le stramberie della sua famiglia, e volentieri si perde nel grande prato intorno alla sua casa, ultimo baluardo della campagna ormai contaminata dalla città e dimora della sua amica invisibile: la Bambina di polvere. Ma improvvisamente, come un fantasma di notte, di fronte alla casa di Margherita appare un cubo di vetro nero circondato da un asettico giardino sintetico e da una palizzata di siepi. Sono arrivati i signori Del Bene, i portatori del “nuovo”, della beatitudine del consumo. Amici o corruttori? La famiglia di Margherita cade in una sorta di oscuro incantesimo: nessuno resta immune.
E su chi fa resistenza alla festa del benessere, della merce, del potere s’addensa una nube di misteriose ritorsioni. Margherita sospetta un piano diabolico ed è pronta a mettere in gioco la fantasia, la combattività, l’immaginazione per scoprire in quale abisso di colpevole stoltezza il suo piccolo mondo, e forse il mondo intero, sono precipitati.

“I miei genitori mi hanno chiamato Margherita, ma io amo essere chiamata Maga o Maghetta. I miei compagni di scuola, ironizzando sul fatto che non sono proprio snella, a volte mi chiamano Megarita; mio nonno, che è un po’ arteriosclerotico, mi chiama Margheritina, ma a volte anche Mariella, Marisella oppure Venusta, che era sua sorella. Ma soprattutto, quando sono allegra mi chiama Margherita Dolcevita.”
(Ed. Universale Economica Feltrinelli)

Cronologia opere e bibliografia di Stefano Benni