Il cliente – John Grisham

Mark aveva undici anni e fumava saltuariamente già da due.

Incipit Il cliente

Mark aveva undici anni e fumava saltuariamente già da due. Non cercava di smettere ma stava attento a non prendere il vizio. Preferiva le Kool, la marca del suo ex padre, ma sua madre fumava le Virginia Slim, due pacchetti al giorno, e in media Mark riusciva a fregarne dieci o dodici la settimana. Sua madre era una donna molto indaffarata e con molti problemi, magari un po’ ingenua quando c’erano di mezzo i suoi figli, e non immaginava neppure lontanamente che il maggiore fumasse a undici anni.

Incipit tratto da:
Titolo: Il cliente
Autore: John Grisham
Traduzione: Roberta Rambelli
Titolo originale: The Client
Casa editrice: Mondadori

Libri di John Grisham

Copertine di Il cliente di John Grisham

Incipit The Client

Mark was eleven and had been smoking off and on for two years, never trying to quit but being careful not to get hooked. He preferred Kools, his ex-father’s brand, but his mother smoked Virginia Slims at the rate of two packs a day, and he could in an average week pilfer ten or twelve from her. She was a busy woman with many problems, perhaps a little naive when it came to her boys, and she never dreamed her eldest would be smoking at the age of eleven.

Incipit tratto da:
Title: The Client
Author: John Grisham
Publisher: Doubleday
Language: English

Quarta di copertina / Trama

Mark Sway ha solo undici anni quando assiste involontariamente al suicidio di un avvocato di New Orleans. Prima di morire, l’uomo gli rivela un terrificante segreto sull’assassinio di un senatore della Luisiana e sul mafioso accusato di esserne il mandante. Si tratta di un’informazione che può dare una svolta decisiva all’imminente processo. Un’informazione che l’FBI vuole a ogni costo fare sua e che la mafia è disposta con ogni mezzo a tenere nascosta. Storia di un giovane testimone ricercato da tutti e dell’avvocato, una donna coraggiosa e intraprendente, che intuisce la minaccia che incombe su di lui. Il Cliente, da cui è stato tratto il film di grande successo, è il più emozionante e affascinante romanzo di John Grisham, il maestro dei legal thriller.
(Ed. Mondadori; Oscar BestSellers)

Cronologia opere e bibliografia di John Grisham

Da questo romanzo il film Il cliente (The Client) per la regia di Joel Schumacher (1994)

I contendenti – John Grisham

Incipit I contendenti

Finley & Figg si autoproclamava “studio legale boutique”. La poco appropriata definizione veniva inserita con la massima frequenza possibile nelle normali conversazioni e compariva addirittura stampata nelle varie forme di pubblicità studiate dai due soci per attirare clienti. In tal modo si lasciava intendere che Finley e Figg fosse qualcosa di più del tipico studio da due soldi. Boutique, per suggerire uno studio dalle dimensioni ridotte ma pieno di risorse e specializzato in un settore particolare. Boutique, qualcosa di raffinato e chic, come evocato dalla stessa parola francese. Boutique, per indicare uno studio legale felice di essere piccolo, selettivo e prospero.

Incipit tratto da:
Titolo: I contendenti
Autore: John Grisham
Traduzione: Nicoletta Lamberti
Titolo originale: The Litigators
Casa editrice: Mondadori

Libri di John Grisham

Copertine di I contendenti di John Grisham

Incipit The Litigators

The law firm of Finley & Figg referred to itself as a “boutique firm”. This misnomer was inserted as often as possible into routine conver­sations, and it even appeared in print in some of the various schemes hatched by the partners to solicit business. When used properly, it implied that Finley & Figg was something above your average two-bit operation. Boutique, as in small, gifted, and expert in one specialized area. Boutique, as in pretty cool and chic, right down to the French-­ness of the word itself. Boutique, as in thoroughly happy to be small, selective, and prosperous.

Incipit tratto da:
Title: The Litigators
Author: John Grisham
Publisher: Doubleday
Language: English

Quarta di copertina / Trama

Oscar Finley e Wally Figg sono due avvocati di Chicago soci da vent’anni in un piccolo studio legale sempre sull’orlo del fallimento. Litigiosi come una vecchia coppia, cercano di rimediare clienti come possono, perlopiù offrendo la loro consulenza “su misura” in divorzi lampo o alle vittime dei frequenti incidenti d’auto all’incrocio vicino al loro ufficio. I due tirano avanti più o meno dignitosamente nella speranza di fare prima o poi il colpo grosso e di imbattersi in una causa che li renda finalmente ricchi.
Il tran tran viene bruscamente stravolto il giorno in cui da loro irrompe David Zinc, giovane e rampante avvocato che fino a poche ore prima lavorava in uno dei più rinomati studi legali della città. Stanco dei ritmi massacranti e deciso a cambiare vita una volta per tutte, David non si è presentato in ufficio, si è preso una sbronza colossale e, per una serie di circostanze fortuite, è arrivato lì, chiedendo di essere assunto. Sembra decisamente un segno del destino perché proprio in quei giorni ai tre si presenta l’opportunità della vita: un caso scottante che riguarda un’importante industria farmaceutica e che può farli diventare finalmente ricchi.
A quanto pare fama e soldi sono dietro l’angolo, ma è tutto troppo bello per essere vero e, quasi senza rendersene conto, Oscar, Wally e David si troveranno alle prese con un processo che rischia di stritolarli, dove sono in gioco miliardi di dollari e in cui i più agguerriti avvocati dei migliori studi legali si sfidano in una guerra all’ultimo sangue. Ancora una volta John Grisham conferma le sue straordinarie doti di scrittore nel raccontare da vero maestro una storia di piccoli avvocati alle prese con un grande caso giudiziario, e lo fa aggiungendo ai classici e inconfondibili elementi del legal thriller un pizzico di umorismo. Il divertimento è garantito.
(Ed. Mondadori; Omnibus)

Cronologia opere e bibliografia di John Grisham

Il socio – John Grisham

Incipit Il socio

Il socio anziano studiò il curriculum per la centesima volta e per la centesima volta non trovò niente da eccepire riguardo a Mitchell Y. McDeere, almeno sulla carta. Aveva intelligenza, ambizione, bell’aspetto. Ed era affamato: doveva esserlo per forza, con quei precedenti. Era sposato, come d’obbligo. Lo studio legale non aveva mai assunto un avvocato scapolo e disapprovava energicamente il divorzio, il correre dietro alle donne e l’abitudine all’alcol. Il contratto prevedeva un controllo antidroga. Era specializzato in diritto amministrativo, aveva superato l’esame di abilitazione al primo tentativo e aspirava a diventare avvocato fiscalista, il che era ovviamente un requisito importante per uno studio legale specializzato in questioni fiscali. Era bianco e lo studio non aveva mai assunto un negro: riusciva a mantenersi molto riservato ed esclusivo perché non sollecitava mai le richieste di impiego. Altri studi lo facevano e assumevano i negri. Questo, invece, acquisiva soci e restava tutto bianco. Inoltre, la sede era a Memphis, figurarsi, e i negri più qualificati volevano andare a lavorare a New York, Washington o Chicago. McDeere era maschio, e nello studio non c’erano donne. Quell’errore era stato commesso una sola volta a metà degli anni Cinquanta quando avevano preso come socio il primo in graduatoria dei laureati di Harvard, che era appunto una donna e una vera maga in fatto di problemi fiscali. Aveva resistito per quattro anni turbolenti ed era morta in un incidente d’auto.

Incipit tratto da:
Titolo: Il socio
Autore: John Grisham
Traduzione: Roberta Rambelli
Titolo originale: The Firm
Casa editrice: Mondadori

Libri di John Grisham

Copertine di Il socio di John Grisham

Incipit The Firm

The senior partner studied the résumé for the hundredth time and again found nothing he disliked about Mitchell Y. McDeere, at least not on paper. He had the brains, the ambition, the good looks. And he was hungry; with his background, he had to be. He was married, and that was mandatory. The firm had never hired an unmarried lawyer, and it frowned heavily on divorce, as well as womanizing and drinking. Drug testing was in the contract. He had a degree in accounting, passed the CPA exam the first time he took it and wanted to be a tax lawyer, which of course was a requirement with a tax firm. He was white, and the firm had never hired a black. They managed this by being secretive and clubbish and never soliciting job applications. Other firms solicited, and hired blacks. This firm recruited, and remained lily white. Plus, the firm was in Memphis, of all places, and the top blacks wanted New York or Washington or Chicago. McDeere was a male, and there were no women in the firm. That mistake had been made in the mid-seventies when they recruited the number one grad from Harvard, who happened to be a she and a wizard at taxation. She lasted four turbulent years and was killed in a car wreck.

Incipit tratto da:
Title: The Firm
Author: John Grisham
Publisher: Doubleday
Language: English

Quarta di copertina / Trama

Una laurea ad Harvard e un contratto da favola con un prestigioso studio legale di Memphis. Per Mitchell McDeere e sua moglie Abby il futuro non potrebbe essere più roseo. Tutto perfetto, insomma. All’apparenza. Peccato che l’Fbi pretenda proprio da lui le prove dei loschi affari che lo studio Bendini, Lambert & Locke gestisce per conto della mafia. E peccato anche che i soci anziani del suddetto studio abbiano la pessima abitudine di far eliminare i collaboratori infedeli. Tallonato dall’Fbi, minacciato dalla mafia, Mitchell è in trappola. A meno che non riesca a mettere in atto la più formidabile delle beffe. Dalla magistrale penna di John Grisham, il best seller internazionale che ha ispirato l’omonimo film diretto da Sydney Pollack
(Mondadori; Oscar BestSellers)

Cronologia opere e bibliografia di John Grisham

Da questo romanzo il film Il socio (The Firm) per la regia di Sydney Pollack (1993)