Il Praticante – Gilberto Severini

Incipit Il Praticante

A dicembre, dopo sei mesi di matrimonio, Carlo sembrava più magro di prima. Era normale tornare dal viaggio di nozze un po’ sciupati, ma bastava una sola stagione perchè anche gli sposi più giovani e imberbi si arrotondassero perdendo ogni residuo di adolescenza. All’inizio degli anni sessanta nella provincia italiana la prima pancia di un’unione ben riuscita era quella del marito.

Incipit tratto da:
Titolo: Il Praticante
Autore: Gilberto Severini
Casa editrice: Playground

Libri di Gilberto Severini

Copertina di Il Praticante di Gilberto Severini

Quarta di copertina / Trama

Agli inizi degli anni sessanta, in una minuscola città della cattolica provincia italiana, Carletto è prima praticante in una sartoria e poi operaio. Giovane incolto, inespresso, subisce la vita più che affrontarla, quasi consapevole che il suo stesso corpo oltre che la sua anima non appartengono a lui ma a una collettività con regole proprie. Le nozze con Vittoria, figlia del messo comunale, sembrano aprirgli le porte del rispetto sociale e segnare insieme il suo ingresso nell’agognata “comunità di adulti”. Ma l’aspra realtà della vita matrimoniale, sulla quale aleggiano segreti e incertezze, scatenano incertezze, scatena in Carletto una progressiva ribellione. Slanci di libertà e ostinate riflessioni lo portan a ripercorrere un’educazione erotica e sentimentale dove la forza del desiderio e l’irruenza del corpo sono protagonisti. Il militare, le prime esperienze sessuali, i corteggiamenti, la capacità di sedurre un vecchio nobile e l’amicizia con l’uotsider Giulio spingono Carletto dentro e contemporaneamente fuori dalle regole, nel territorio autentico della vita, che è quello dell’imprevedibile.
(Ed. Playground)

Indice cronologico opere e bibliografia di Gilberto Severini

Tristano muore – Antonio Tabucchi

Incipit Tristano muore

… Rosamunda Rosamunda che magnifica serata sembra proprio preparata da una fata delicata mille luci mille voci mille cuori strafelici sono tutti in allegria oh ma che felicità Rosamunda se mi guardi tu Rosamunda non resisto più… Ti piace?.. era dei miei tempi, quando Rosamunda guardava Tristano e più che lo guardava e più che lei gli piaceva… Rosamunda se mi guardi tu Rosamunda non resisto più… Rosamunda tutto il mio amore è per te Rosa-munda più ti guardo e più mi piaci Rosa-mu-u-u-u-undà…

Incipit tratto da:
Titolo: Tristano muore. Una vita
Autore: Antonio Tabucchi
Casa editrice: Feltrinelli

Libri di Antonio Tabucchi

Copertine di Tristano muore di Antonio Tabucchi

Quarta di copertina / Trama

Cos’è l’eroismo? Cos’è la viltà? E il coraggio? E il tradimento? In un’agonia lungo un intero mese, l’ultimo agosto del Novecento, la sua vita fra la lucidità della febbre e le allucinate associazioni provocate dalla morfina. Una vita che rispecchia il secolo che ha vissuto e che sta lasciando. Al suo capezzale uno scrittore lo ascolta. E scrive.
Ma quale dei due racconta questa vita, chi parla o chi ascolta? Chi testimonia per il testimone?
E poi: una vita, si può raccontare?
(Ed. Feltrinelli; Universale Economica)

Cronologia opere e bibliografia di Antonio Tabucchi

Si sta facendo sempre più tardi – Antonio Tabucchi

Incipit Si sta facendo sempre più tardi

Mia cara
credo che il diametro di quest’isola non superi i cinquanta chilometri, al massimo. C’è una strada costiera che la gira tutta in tondo, stretta, spesso a picco sul mare, altrimenti pianeggiando in coste brulle che scendono a solitarie spiaggette di ghiaia orlate di tamerici bruciate dal salino, e in alcune a volte mi fermo. Da una di queste ti parlo, a bassa voce, perché il meriggio e il mare e questa luce bianca ti hanno fatto chiudere le palpebre, stesa qui accanto a me, vedo il tuo seno che si solleva al ritmo pausato della respirazione di chi sta dormendo e non voglio svegliarti.
(Un biglietto in mezzo al mare)

Incipit tratto da:
Titolo: Si sta facendo sempre più tardi. Romanzo in forma di lettere
Autore: Antonio Tabucchi
Casa editrice: Feltrinelli

Libri di Antonio Tabucchi

Copertine di Si sta facendo sempre più tardi di Antonio Tabucchi

Quarta di copertina / Trama

Con questo romanzo epistolare Tabucchi rinnova un’illustre tradizione narrativa seppure infrangendone i codici e pervertendone il genere. A poco a poco, infatti, ci accorgiamo che qualcosa “non torna” in tutte queste missive: il paesaggio sembra slittare sotto i nostri occhi, i destinatari sembrano sbagliati, i mittenti scomparsi e i tempi capovolti, come se il prima e il dopo si scambiassero di posto e le lettere fossero in anticipo o in ritardo sullo stesso messaggio che recano con sé; e quasi che i destini degli uomini, come vuole il Mito, seguitasse a non incontrarsi, le parole si perdessero vanamente nell’etere e le persone si smarrissero nel labirinto delle loro brevi esistenze. Insomma, come se la vita fosse un film perfetto e irreprensibile di cui è stato sbagliato solo il montaggio.
(Ed. Feltrinelli; Universale Economica)

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