Il colpo di grazia – Marguerite Yourcenar

Incipit Il colpo di grazia – Marguerite Yourcenar

Incipit Il Colpo di Grazia


Erano le cinque del mattino, pioveva, e Eric von Lhomond, ferito davanti a Saragozza, curato a bordo d’una nave ospedale italiana, aspettava al bar della stazione di Pisa il treno che lo avrebbe riportato in Germania.

Incipit tratto da:
Titolo: Il colpo di grazia
Autrice: Marguerite Yourcenar
Traduzione: Maria Luisa Spaziani
Titolo originale: Le coup de grâce
Casa editrice: Feltrinelli

Libri di Marguerite Yourcenar

Il colpo di grazia – Marguerite Yourcenar

Incipit Le coup de Grâce

Il était cinq heures du matin, il pleuvait, et Éric von Lhomond, blessé devant Saragosse, soigné à bord d’un navire-hôpital italien, attendait au buffet de la gare de Pise le train qui le ramènerait en Allemagne.

Incipit tratto da:
Titre: Le coup de Grâce
Auteur: Marguerite Yourcenar
Editeur: Gallimard
Langue: Français
Incipit Il colpo di grazia – Marguerite Yourcenar

Quarta copertina / Trama

Degno di stare alla pari dei romanzi L’opera al nero e Le memorie di Adriano, che più hanno reso celebre e fatto amare Marguerite Yourcenar, di questo libro è stato detto che “durerà quanto la lingua francese”. Scritto tra Capri e Sorrento nel 1938 e pubblicato alla vigilia del secondo conflitto mondiale, Il colpo di grazia evoca un episodio di guerra civile avvenuto in Curlandia all’epoca dei putsch tedeschi contro il regime bolscevico, intorno al 1919-21. È una vicenda autentica, riferita all’autrice da un intimo amico del protagonista maschile. Romanzo di sottile, sconcertante ambigit’, Il colpo di grazia chiama il lettore a collaborare per sottrarre gli avvenimenti narrati da Eric von Lhomond, e specialmente d’immagine che egli propone di sé, a una deformazione che s’iscrive interamente nei rapporti complicati dell’amore e dell’odio. Eric è un aristocratico che patisce la sconfitta della Germania come li crollo del mondo materiale e ideologico in cui si è formato: non gli resta che difendere il castello in cui vive Co un amico Conrad de Reval, e la sorella di  questo, Sophie. Il dramma che si svolge fra i tre personaggi, e che si concluderà con un evento tragico dovuto alla ferocia delle guerre partigiane, ricalca l’aneddoto all’amico. Ma il tema centrale del libro è la solidarietà di destino tra esseri sottoposti alle stesse privazioni e agli stessi pericoli, un’intimità e somiglianza più forte dei conflitti della passione carnale o delle fedeltà  politiche, più forte persino dei rancori del desiderio frustrato o dalla vanità ferita. Quando alla fine Eric e Sophie si ritroveranno, sarà evidente il legame fraterno che li unisce qualunque cosa facciano, e che spiega la profondità stessa delle loro ferite: al punto in cui sono, poco importa che si siano odiati o amati, poco importa chi dei due o riceva la morta.
(Ed. Feltrinelli; Impronte)

Cronologia opere Marguerite Yourcenar

Da questo romanzo il film Il colpo di grazia per la regia di Volker Schlöndorff (1976)

L’opera al nero – Marguerite Yourcenar

Incipit L'opera al nero - Marguerite Yourcenar

Incipit L’opera al nero

Enrico-Massimiliano Ligre procedeva a piccole tappe sulla via di Parigi.
Dei contrasti che opponevano il Re all’Imperatore, ignorava tutto. Sapeva solamente che la pace conclusa da qualche mese si sfilacciava già come un abito indossato troppo a lungo. Non era un segreto per nessuno che Francesco di Valois persisteva nell’adocchiare il Milanese come un amante sfortunato la sua bella; si sapeva da fonte sicura che si adoperava in silenzio a equipaggiare e adunare su i confini del duca di Savoia truppe nuove, per mandarle a raccattare a Pavia gli speroni che vi aveva perduti. Alternando a frammenti di Virgilio gli scarni racconti di viaggio di suo padre banchiere, al di là dei monti corazzati di ghiaccio Enrico-Massimiliano si figurava file di cavalieri scendere verso vasti paesi, ridenti e fertili come una visione: pianure rossastre, sorgenti, gorgoglianti ove si abbeveravano bianche mandrie, città cesellate come scrigni, traboccanti d’oro, di spezie e di corami, opulente come empori, maestose come chiese; giardini popolati di statue, sale colme di manoscritti rari; donne in vesti seriche, affabili col grande capitano; ogni sorta di raffinatezze nelle vivande e nel vizio, e su tavole di argento massiccio, in caraffe di vetro veneziano, lo splendore pastoso della Malvasia.

Incipit tratto da:
Titolo: L’opera al nero
Autrice: Marguerite Yourcenar
Traduzione: Marcello Mongardo
Titolo originale: L’oeuvre au noir
Casa editrice: Feltrinelli

Libri di Marguerite Yourcenar

L'opera al nero - Marguerite Yourcenar

Incipit L’oeuvre au noir

Henri-Maximilien Ligre poursuivait par petites étapes sa route vers Paris.
Des querelles opposant le Roi à l’Empereur, il ignorait tout. Il savait seulement que la paix vieille de quelques mois s’effilochait déjà comme un vêtement trop longtemps porté. Ce n’était un secret pour personne que François de Valois continuait à guigner le Milanais comme un amant malchanceux sa belle; on tenait de bonne source qu’il travaillait sans bruit à équiper et à rassembler sur les frontières du duc de Savoie une armée toute neuve, chargée d’aller ramasser à Pavie ses éperons perdus. Mêlant à des bribes de Virgile les secs récits de voyage du banquier son père, Henri-Maximilien imaginait, par-delà des monts cuirassés de glace, des files de cavaliers descendant vers de grands pays fertiles et beaux comme un songe: des plaines rousses, des sources bouillonnantes où boivent des troupeaux blancs, des villes ciselées comme des coffrets, regorgeant d’or, d’épices et de cuir travaillé, riches comme des entrepôts, solennelles comme des églises; des jardins pleins de statues, des salles pleines de manuscrits rares; des femmes vêtues de soie accueillantes au grand capitaine; toutes sortes de raffinements dans la mangeaille et la débauche, et, sur des tables d’argent massif, dans des fioles en verre de Venise, l’éclat moelleux du malvoisie.

Incipit tratto da:
Titre: L'oeuvre au noir
Auteur: Marguerite Yourcenar
Editeur: Gallimard
Langue: Français
L'opera al nero - Audiolibro - Yourcenar

Quarta Copertina / Trama

L’opera al nero è la storia di un personaggio immaginario, Zenone, medico, alchimista, filosofo, dalla nascita illegittima a Bruges, nei primi anni del Cinquecento, fino alla catastrofe che ne conclude l’esistenza. Il racconto lo segue nei viaggi attraverso l’Europa e il Levante, lo vede all’opera nell’esercizio della medicina, sia al capezzale degli appestati sia presso i sovrani, intento a ricerche in anticipo sulla scienza ufficiale del tempo, tra rivolte e compromessi. Zenone ha attraversato il Rinascimento dietro le quinte. Sta tra il dinamismo sovversivo degli alchimisti del Medio Evo e le conquiste tecniche del mondo moderno, tra il genio visionario dell’ermetismo e della Cabala e un ateismo che osava appena chiamarsi tale. Il personaggio si ispira al grande chimico tedesco Paracelso, a Michele Serveto, dedito anche lui a indagini sulla circolazione del sangue, al Leonardo dei Quaderni e a quel filosofo singolarmente audace che fu Tommaso Campanella. Una folla di comparse, mercanti, banchieri, ecclesiastici, operai, donne di ogni livello e condizione si muove tra le pagine di un libro in cui nulla è sacrificato al pittoresco ma nel quale i decenni 1510-1569 ci appaiono in un aspetto nuovo, quotidiano e, al tempo stesso, sotterraneo, attraverso immagini colte dalla strada maestra, dal laboratorio, dal chiostro, dal banco di vendita, dalla taverna e, infine, dalla prigione.
(Ed. Feltrinelli; Universale Economica)

Incipit L'opera al nero - Marguerite Yourcenar

Cronologia opere e bibliografia di Marguerite Yourcenar

Da questo romanzo il film L'opera al nero per la regia di André Delvaux (1988)

Memorie di Adriano – Marguerite Yourcenar

Incipit Memorie di Adriano – Marguerite Yourcenar

Incipit Memorie di Adriano

Mio caro Marco,
Sono andato stamattina dal mio medico, Ermogene, recentemente rientrato in Villa da un lungo viaggio in Asia. Bisognava che mi visitasse a digiuno ed eravamo d’accordo per incontrarci di primo mattino. Ho deposto mantello e tunica; mi sono adagiato sul letto. Ti risparmio particolari che sarebbero altrettanto sgradevoli per te quanto lo sono per me, e la descrizione del corpo d’un uomo che s’inoltra negli anni ed è vicino a morire di un’idropisia del cuore. Diciamo solo che ho tossito, respirato, trattenuto il fiato, secondo le indicazioni di Ermogene, allarmato suo malgrado per la rapidità dei progressi del male, pronto ad attribuirne la colpa al giovane Giolla, che m’ha curato in sua assenza. È difficile rimanere imperatore in presenza di un medico; difficile anche conservare la propria essenza umana: l’occhio del medico non vede in me che un aggregato di umori, povero amalgama di linfa e di sangue. E per la prima volta, stamane, m’è venuto in mente che il mio corpo, compagno fedele, amico sicuro e a me noto più dell’anima, è solo un mostro subdolo che finirà per divorare il padrone. Basta… Il mio corpo mi è caro; mi ha servito bene, e in tutti i modi, e non starò a lesinargli le cure necessarie. Ma, ormai, non credo più, come finge ancora Ermogene, nelle virtù prodigiose delle piante, nella dosatura precisa di quei sali minerali che è andato a procurarsi in Oriente. È un uomo fine; eppure, m’ha propinato formule vaghe di conforto, troppo ovvie per poterci credere; sa bene quanto detesto questo genere d’imposture, ma non si esercita impunemente più di trent’anni la medicina. Perdono a questo mio fedele il suo tentativo di nascondermi la mia morte. Ermogene è dotto; è persino saggio; la sua probità è di gran lunga superiore a quella d’un qualunque medico di corte. Avrò in sorte d’essere il più curato dei malati. Ma nessuno può oltrepassare i limiti prescritti dalla natura; le gambe gonfie non mi sostengono più nelle lunghe cerimonie onie di Roma; mi sento soffocare; e ho sessant’anni.

Incipit tratto da:
Titolo: Memorie di Adriano
Autrice: Marguerite Yourcenar
Traduzione: Lidia Storoni Mazzolani
Titolo originale: Mémoires d’Hadrien suivi de Carnets de notes de Mémoires d’Hadrien
Casa editrice: Einaudi

Libri di Marguerite Yourcenar

Memorie di Adriano - Marguerite Yourcenar

Incipit Mémoires d’Hadrien

Je suis descendu ce matin chez mon médecin Hermogène, qui vient de rentrer à la Villa après un assez long voyage en Asie. L’examen devait se Faire à jeun : nous avions pris rendez-vous pour les premières heures de la matinée. Je me suis couché sur un lit après m’être dépouillé de mon manteau et de ma tunique. Je t’épargne des détails qui te seraient aussi désagréables qu’à moi-même, et la description du corps d’un homme qui avance en âge et s’apprête à mourir d’une hydropisie du cœur. Disons seulement que j’ai toussé, respiré, et retenu mon souffle selon les indications d’Hermogène, alarmé malgré lui par les progrès si rapides du mal, et prêt à en rejeter le blâme sur le jeune Iollas qui m’a soigné en son absence. Il est difficile de rester empereur en presence d’un médecin, et difficile aussi de garder sa qualité d’homme. L’œil du praticien ne voyait en moi qu’un monceau d’humeurs, triste amalgame de lymphe et de sang. Ce matin, l’idée m’est venue pour la première fois que mon corps, c’è fidèle compagnon, cet ami plus sûr, mieux connu de moi que mon âme, n’est qu’un monstre sournois qui finira par dévorer son maître. Paix…J’aime mon corps ; il m’a bien servi, et de toutes les façons, et je ne lui marchande pas les soins nécessaires. Mais je ne compte plus, Comme Hermogène prétend encore le faire, sur les vertus merveilleuses des plantes, le dosage exact de sels minéraux qu’il est allé chercher en Orient. Cet homme pourtant si fin m’a débité de vagues formules de réconfort, trop banales pour tromper personne ; il sait combien je hais ce genre d’imposture, mais on n’a pas impunément exercé la médecine pendant plus de trente ans. Je pardonne à ce bon serviteur cette tentative pour me cacher ma mort. Hermogène est savant ; il est même sage ; sa probité est bien supérieure à celle d’un vulgaire médecin de cour. J’aurai pour lot d’être le plus soigné des malades. Mais nul ne peut dépasser les limites prescrites ; mes jambes enflées ne me soutiennent plus pendant les longues cérémonies romaines ; je suffoque ; et j’ai soixante ans.

Incipit tratto da:
Titre: Mémoires d’Hadrien
Auteur: Marguerite Yourcenar
Editeur: Gallimard
Langue: Français
Memorie di Adriano – Audiolibro - Yourcenar

Quarta di copertina / Trama

Ricostruendo le memorie dell’imperatore romano, Marguerite Yourcenar ha voluto « rifare dall’interno quello che gli archeologi del secolo scorso hanno fatto dall’esterno». Ne risulta così un libro che è al tempo stesso un romanzo, un saggio storico, e un’opera di poesia.
Giudicando la propria vita di un uomo e l’opera politica, Adriano non ignora che Roma finirà un giorno per tramontare; e tuttavia il senso dell’umano, ereditato dai Greci, gli fa capire l’importanza di pensare e di servire sino alla fine. « Mi sentivo responsabile della bellezza del mondo », dice questo personaggio che porta su di sé i problemi degli uomini di ogni tempo, alla ricerca di un accordo tra la felicità e il metodo, tra l’intelligenza e la volontà.
Le memorie di Adriano che, apparse nel 1951, stanno conoscendo un successo ininterrotto, sono illuminate dai « Taccuini d’appunti », momenti di autobiografia, pause emotive e slanci in un lavoro creativo appassionante fino all’identificazione.
Questa nuova edizione è inoltre arricchita da un saggio in cui Lidia Storoni Mazzolani, traduttrice d’eccezione del romanzo, racconta la storia della sua amicizia con la Yourcenar, nata lavorando insieme alla versione italiana.
(Ed. Einaudi; Gli Struzzi)

Incipit Memorie di Adriano – Marguerite Yourcenar

Cronologia opere e bibliografia di Marguerite Yourcenar