Le mille e una Italia – Giovanni Arpino

Riccio Tumarrano si svegliò, il sole era alto, intorno apparivano solo rocce.

Incipit Le mille e una Italia

Riccio Tumarrano si svegliò, il sole era alto, intorno apparivano solo rocce. Rocce puntute come unghie, rocce come sculture in bilico su altre piattaforme rocciose, rocce lisce come arance. E tutte erano di un colore che andava dal nero al viola. Era lava pietrificata, figlia dell’Etna, il vulcano, che Riccio vedeva perdersi altissimo nel sole.
Dove è l’Etna, lì finisce la Sicilia, avevano detto a Riccio. E lui adesso guardava il vulcano, si sentiva contento, si sentiva in capo al mondo.

Incipit tratto da:
Titolo: Le mille e una Italia
Autore: Giovanni Arpino
Casa editrice: G. Einaudi

Libri di Giovanni Arpino

Copertine di Le mille e una Italia di Giovanni Arpino

Quarta di copertina / Trama

Pubblicato per la prima volta nel 1960 in occasione del centenario dell’Unità, «Le mille e una Italia» è un racconto fantastico dedicato al nostro Paese, alla sua storia, alle sue tradizioni e ai suoi eroi. Riccio Tumarrano, un ragazzo siciliano, parte per raggiungere il padre, minatore al traforo del Monte Bianco. Nel suo viaggio da Sud a Nord, lungo un percorso in cui gli spazi geografici si intrecciano con i tempi della storia, Riccio incontra figure e uomini illustri di ogni epoca (da Annibale a Garibaldi, da Savonarola a Machiavelli, a Galileo, da Cavour a Mussolini, ai Fratelli Cervi e al Beato Cottolengo), che lo aiutano a comprendere i tratti, spesso irrisolti e contraddittori, della nostra nazione. «Ma è un’Italia diversa da quella dei libri di scuola – scrive Arpino in una nota al testo – un’Italia imprevedibile e piena di speranza». La felicità di un’invenzione che si rinnova a ogni pagina, la leggerezza poetica e lo stile chiaro, sciolto e disinvolto, fanno di «Le mille e una Italia» un libro per tutti, godibilissimo e di grande attualità.
(Ed. Lindau)

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