Il figlio di due madri – Massimo Bontempelli

Incipit Il figlio di due madri - Massimo Bontempelli

Incipit Il figlio di due madri

Questo racconto strano comincia tra raggi di sole e allegrezze, un giorno di primavera, nella capitale del mondo.
Comincia verso l’una pomeridiana del giorno 7 di maggio dell’anno 1900, ultimo del suo secolo: il qual giorno era lunedì, come ognuno può riscontrare in un almanacco di allora. Lunedì era, in tutte le parti del mondo civile che seguono il calendario gregoriano, e perciò anche a Roma, in via Abruzzi, la centrale tra le vie che sul colle Ludovisio furono consacrate a onorare le sedici regioni d’Italia.
Limitati così rapidissimamente il tempo e la porzione di crosta terrestre ove la nostra storia ha principio, possiamo salire – con l’immunità e l’invisibilità che Dio ha concesse ai narratori – al secondo piano d’una delle moderne case, dall’aspetto di villa, che formano quell’elegantissimo tra i quartieri dell’Urbe. E penetriamo addirittura – è l’ora propizia – in una gioconda sala da pranzo: soleggiata, infiorata, lucente di cristalli, di variopinte porcellane e d’argenti.

Incipit tratto da:
Titolo: Il figlio di due madri
Autore: Massimo Bontempelli
Casa editrice: Utopia
Qui è possibile leggere le prime pagine di Il figlio di due madri

Il figlio di due madri - Massimo Bontempelli

Quarta di copertina / Trama

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Alle soglie del novecento, il piccolo Mario vive a Roma in una famiglia benestante. Il giorno del suo settimo compleanno, dopo una passeggiata al parco, il bambino si immerge in un silenzio inconsueto. Pochi minuti dopo, però, riacquisite le forze, non riconosce più la premurosa madre, Arianna, e anzi le chiede con insistenza di essere riaccompagnato dalla madre vera, Luciana. Sconvolta, Arianna asseconda il desiderio del bambino, che le chiede con fermezza di essere chiamato Ramiro. La tensione drammatica cresce di pagina in pagina, esplodendo in una rivelazione sconcertante: non solo Luciana abita davvero nella casa in cui Mario accompagna Arianna, ma ha perso un bambino di sette anni, Ramiro, proprio sette anni prima, ossia nell’istante esatto in cui Mario è nato. Che Mario sia, dunque, la reincarnazione del figlio di Luciana? O forse qualcuno lo ha plagiato, giocando sulla fatalità di coincidenze incredibili?
(Utopia Editore; Letteraria Europea)

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