Marabbecca – Viola Di Grado

Incipit Marabbecca - Viola Di Grado

Incipit Marabbecca

La morte di Igor mi rese felice. Lo amavo da tre anni. Lo amavo come amano i cani. Sdraiata sull’asfalto, ferita, lo cercai con gli occhi tra i cespugli di grevillea arsi dal sole. La luce estiva faceva brillare le lamiere sfondate dell’auto. Erano le diciotto, erano i giorni interminabili di luglio. Il lungomare di Catania era battuto da un vento rovente che trasportava cenere vulcanica e voci di ventenni che facevano festa. Non so se facevano davvero festa, ma tutto ciò che fanno e sentono i ventenni somiglia a una festa. Questo pensai, distesa sull’asfalto, anziché pensare a cosa ne sarebbe stato di me. Pensai che persino la disperazione dei ventenni somiglia a una festa: si dimena sotto le luci stroboscopiche del futuro. Come anche l’euforia, come la paura. Ogni emozione, a quell’età, è una discoteca dello spirito. È perché c’è tempo. Troppo tempo ancora. Tutto quel tempo crea un’eco festosa. Persino la ragazza che ci aveva fatto andare fuori strada, spuntando da una sterrata con il suo bikini glitterato come una visione da LSD, mi appariva festosa nel suo spavento. Bionda, in infradito di gomma, aveva la bellezza che emana a quell’età dalla trascuratezza. In piedi al cospetto del mio corpo orizzontale, mi guardava il braccio. Cercava di decifrarlo. Il braccio incrostato di terra aveva un’inclinazione sbagliata.
“Ti chiedo ancora scusa… io… Non so cosa… Ho chiamato l’ambulanza!”

Incipit tratto da:
Titolo: Marabbecca
Autrice: Viola Di Grado
Casa editrice: La Nave di Teseo
Qui è possibile leggere le prime pagine di Marabbecca

Marabbecca - Viola Di Grado

Cronologia opere, libri, biografia di Viola Di Grado su Incipitmania

Quarta di copertina / Trama

Acquista qui 150

Un pomeriggio di fine estate Clotilde e Igor, dopo essersi lasciati, hanno un incidente d’auto. Lei rimane ferita, lui finisce in coma. Mentre veglia sul suo sonno impenetrabile, Clotilde inizia a ricevere visite della ragazza responsabile dello schianto, una fragile studentessa di ornitologia di nome Angelica, e tra loro nasce un rapporto indecifrabile e intenso. Quando Igor sì sveglierà dal coma—radicalmente trasformato eppure immutato nella sua indole violenta— la sua presenza logorerà l’equilibrio precario delle due donne: nello spazio magico e claustrofobico di una stanza piena di uccelli, i tre personaggi precipiteranno in un dedalo tortuoso dove i sentimenti muteranno forma a ogni curva.
Ambientato in una Sicilia asfittica e mitologica, solcata da cieli accecanti e ceneri nere, Marabbecca è un romanzo visionario che pone domande cruciali sull’identità: su cosa significa dire “io” e sulle collisioni con l’altro che in qualche modo raccontano chi siamo davvero.
Come la Marabbecca, personificazione nel folklore siciliano dell’oscurità e delle insidie dell’inconscio, leggendo ci si muove in un buio sfavillante, illuminati solo dalla luce lunare della scrittura, fino al vertiginoso finale.
(La Nave di Teseo)