Non lasciarmi – Kazuo Ishiguro

Mi chiamo Kathy H. Ho trentun anni, e da piú di undici sono un’assistente.

Incipit Non lasciarmi

Mi chiamo Kathy H. Ho trentun anni, e da piú di undici sono un’assistente. Sembra un periodo piuttosto lungo, lo so, ma a dire il vero loro vogliono che continui per altri otto mesi, fino alla fine di dicembre. A quel punto saranno trascorsi quasi esattamente dodici anni. Adesso mi rendo conto che il fatto che io sia rimasta per tutto questo tempo non significa necessariamente che loro abbiano grande stima di me. Ci sono ottime assistenti a cui è stato chiesto di abbandonare dopo appena due o tre anni. E poi me ne viene in mente almeno una che ha operato per oltre quattordici, malgrado fosse un’assoluta nullità. Quindi non ho nessuna intenzione di darmi delle arie. Ma so per certo che sono soddisfatti del mio lavoro, tanto quanto, nell’insieme, lo sono io. I miei donatori hanno sempre reagito meglio del previsto. I loro tempi di recupero sono stati alquanto straordinari, e quasi nessuno è stato catalogato come «soggetto problematico», almeno prima della quarta donazione. Sí, è vero, forse adesso mi sto davvero dando delle arie. Ma per me significa molto, essere in grado di svolgere bene il mio lavoro, specialmente quando si tratta di mantenere «calmi» i miei donatori. Ho sviluppato una sorta di istinto nei loro confronti. So quando è il momento di essere presente e confortarli, quando lasciarli soli con se stessi; so quando ascoltarli, qualunque cosa abbiano da dire, e quando, con un’alzata di spalle, dirgli che è arrivata l’ora di darci un taglio

Incipit tratto da:
Titolo: Non lasciarmi
Autore: Kazuo Ishiguro
Traduzione: Paola Novarese
Titolo originale: Never Let Me Go
Casa editrice: Einaudi

Libri di Kazuo Ishiguro

Non lasciarmi di Kazuo Ishiguro

Incipit Never Let Me Go

My name is Kathy H. I’m thirty-one years old, and I’ve been a carer now for over eleven years. That sounds long enough, I know, but actually they want me to go on for another eight months, until the end of this year. That’ll make it almost exactly twelve years. Now I know my being a carer so long isn’t necessarily because they think I’m fantastic at what I do. There are some really good carers who’ve been told to stop after just two or three years. And I can think of one carer at least who went on for all of fourteen years despite being a complete waste of space. So I’m not trying to boast. But then I do know for a fact they’ve been pleased with my work, and by and large, I have too. My donors have always tended to do much better than expected. Their recovery times have been impressive, and hardly any of them have been classified as ‘agitated’, even before fourth donation. Okay, maybe I am boasting now. But it means a lot to me, being able to do my work well, especially that bit about my donors staying ‘calm’. I’ve developed a kind of instinct around donors. I know when to hang around and comfort them, when to leave them to themselves; when to listen to everything they have to say, and when just to shrug and tell them to snap out of it.

Incipit tratto da:
Title: Never Let Me Go
Author: Kazuo Ishiguro
Publisher: Faber & Faber
Language: English

Quarta di copertina / Trama

Tre bambini crescono insieme in un collegio immerso nel verde della campagna inglese. Non hanno genitori, ma non sono neppure orfani. La loro vita verrà accompagnata dalla musica dei sentimenti: l’amicizia e l’amore come uniche armi contro un mondo che nasconde egoismo e crudeltà.
Un romanzo commovente e visionario.
Kathy, Tommy e Ruth vivono in un collegio, Hailsham, immerso nel verde della campagna inglese. Non hanno genitori, ma non sono neppure orfani, e crescono insieme ai compagni, accuditi da un gruppo di tutori che si occupano della loro educazione. Fin dalla più tenera età, una grande amicizia nasce fra i tre bambini:Kathy, timida e riservata; Tommy, impulsivo ed ingenuo;Ruth, prepotente e carismatica. La loro vita, voluta e programmata da un’autorità superiore nascosta, sarà accompagnata dalla musica dei sentimenti, dall’intimità più calda al distacco più violento.
Una delle responsabili del collegio, che i bambini chiamano semplicemente Madame, si comporta in modo strano con i piccoli. Sembra quasi averne paura, «come si ha paura dei ragni», pensa Kathy. Anche gli altri tutori hanno talvolta reazioni eccessive quando i bambini pongono domande apparentemente semplici.
Cosa ne sarà di loro in futuro? Cosa significano le parole «donatore» e «assistente»? E perchéi loro disegni e le loro poesie, raccolti da Madame in un luogo misterioso, la Galleria, sono così importanti? Cosa dovrebbero dimostrare?
Non lasciarmi è prima di tutto una grande storia d’amore. È anche un romanzo politico e visionario, dove viene messa in scena un’utopia a rovescio che non vorremmo mai vedere realizzata su questa terra. È uno di quei rari libri che agiscono sul lettore come lenti d’ingrandimento o cannocchiali: facendogli percepire in modo dolorosamente intenso e vicino la fragilità, la provvisorietà, la finitezza della vita, di qualunque vita.
(Ed. Einaudi; Supercoralli)

Indice cronologico opere e bibliografia di Kazuo Ishiguro

Da questo romanzo il film Non lasciarmi (Never Let Me Go) per la regia di Mark Romanek (2010)