Alla corte di mio padre – Isaac Beshevis Singer

In questo mondo ci sono certi strani tipi, i cui pensieri sono ancora più strani di loro.

Incipit Alla corte di mio padre

In questo mondo ci sono certi strani tipi, i cui pensieri sono ancora più strani di loro. Nella nostra casa di Varsavia, via Krochmalna 10, viveva una coppia anziana, che aveva l’anticamera in comune con noi. Erano persone semplici: lui faceva l’artigiano, o forse il venditore ambulante, e i loro figli erano tutti sposati. Eppure i vicini dicevano che, nonostante l’età avanzata, quei due erano sempre innamorati. Ogni sabato pomeriggio, dopo il cholent, lo stufato del sabato, andavano a fare una passeggiata tenendosi a braccetto. Dal droghiere, dal macellaio, dovunque andasse a far compere, la donna parlava soltanto di lui: «Gli piacciono i fagioli; lui vuole un bel pezzo di manzo; gli piace il vitello…» Ci sono donne fatte così, che non smettono mai di parlare del marito. Egli, a sua volta, non perdeva un’occasione per dire: «Mia moglie». Mia madre, discendente da generazioni di rabbini, disapprovava quella coppia: per lei, un simile contegno era indice di volgarità. Ma, dopo tutto, l’amore, specialmente fra una coppia anziana, non si può mettere da parte con tanta facilità. All’improvviso corse una voce che scandalizzò tutti: i due vecchi stavano per divorziare! Via Krochmalna era tutta in trambusto. Che significava questo? Com’era possibile? Le donne giovani si torcevano le mani: «Mamma, finirò per ammalarmi! Mi sento svenire!» Le più vecchie proclamavano: «E’ la fine del mondo». E le astiose maledicevano tutti gli uomini: «E allora, non son forse peggio delle bestie gli uomini?» Ben presto la strada fu sconvolta da una notizia ancor più immorale: i due avrebbero divorziato perché il vecchio peccatore potesse sposare una ragazza.

Incipit tratto da:
Titolo: Alla corte di mio padre
Autore: Isaac Beshevis Singer
Traduzione: Rosanna Pelà
Traduzione dall’inglese di: In My Father’s Court
Casa editrice: TEA

Libri di Isaac Beshevis Singer

Copertine di Alla corte di mio padre di Isaac Beshevis Singer

Quarta di copertina / Trama

Un libro autobiografico in cui Singer torna a una delle esperienze chemaggiormente hanno segnato la sua vita e hanno plasmato il suo destino dinarratore. Trasferitosi a Varsavia con la famiglia nel 1908, Singer trascorseinfatti gran parte della sua infanzia, assetato di conoscenza e di esperienze,assistendo all’instancabile attività del tribunale rabbinico (Beth Din) tenutodal padre. A metà tra la sinagoga, la scuola e lo studio dello psicanalista,il Beth Din è un palcoscenico sul quale sfila l’umanità intera, con le suepassioni, i dolori, gli amori, i problemi grandi e piccoli, le particolaritàpiù impensabili. Il libro restituisce miracolosamente alla vita un interomondo e ne è la perfetta celebrazione.
(Ed. TEA)

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