L’amante fedele – Massimo Bontempelli

Incipit L'amante fedele - Massimo Bontempelli

Incipit L’amante fedele

Possedevo un’automobile: una sera da un luogo di villeggiatura accompagnai certa gente alla stazione della città più vicina. Il treno era in ritardo, loro dicevano:
«Vattene pure, si fa buio, fino a casa hai forse cento chilometri».
Eccetera. Ma io ho preferito aspettare, per andarmene poi traverso la notte piena, quando il creato si rifà semplice ed eterno.
Partita la gente uscii dalla stazione e ripresi in fretta il mio posto al volante. In breve ero fuori delle case, via per il bel viale diritto, a fari accesi.
Ma non mi sentii felice. Era una notte avvizzita. Il nero che copriva confusamente il cielo era pieno di strappi ove tremava qualche stella piccola, da quel nero colava per l’aria un impuro grigiore. Andando, non sentivo dormire la terra, come nelle notti vere. Anche l’aria dei prati respirava a stento.
(NITTA)

Incipit tratto da:
Titolo: L’amante fedele
Autore: Massimo Bontempelli
Casa editrice: Utopia
Qui è possibile leggere le prime pagine di L’amante fedele

L'amante fedele - Massimo Bontempelli

Quarta di copertina / Trama

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Attraverso quattordici racconti e un romanzo breve, l’autore mette in scena le vite di protagonisti evanescenti e diafani, il cui universo spiazzante, in maniera imprevista, si sovrappone alla normalità quotidiana del mondo. Dall’uomo che scopre di avere in macchina una ragazzina addormentata e, distraendosi per pochi minuti, si accorge che è improvvisamente sparita al ladro che aiuta a non precipitare da un tetto il poliziotto che sta per arrestarlo; dalla ragazza che si crede un’imperatrice all’anziana signora che, dopo avergli raccontato molti segreti della propria vita, estrae una pistola e uccide il genero; dall’amante che si sforza in tutti i modi di non tradire la fiducia della donna a cui è legato alla famiglia che si divide intorno alla sorte di un gallo, valutando se sia più corretto lasciarlo vivere o cucinarlo. Fino alla storia di Madina che, per sfuggire alla prepotenza dei molti uomini che la desiderano e di cui non ricambia il sentimento, si immerge in un ruscello e diventa acqua. A distanza di anni, torna in libreria un’opera capitale del realismo magico italiano, che valse a Massimo Bontempelli il premio Strega e la consacrazione letteraria.
(Utopia Editore; Letteraria Europea)

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