Il visitatore notturno – Jeffery Deaver

Incipit Il visitatore notturno

Qualcosa non andava.
Solo che Annabelle Talese non riusciva proprio a capire cosa.
In parte, quella strana ansia – o confusione, o sensazione di un che di misterioso – poteva dipendere da un lieve hangover; insomma, dai postumi di una «sbronzetta», come le chiamava lei: giusto un bicchiere o due di troppo di sauvignon blanc. La sera prima era andata con Trish e Gab da Tito’s, un locale tra i più assurdi dell’Upper West Side di Manhattan, che offriva un mix di cucina serba e Tex-Mex. Come piatto forte, crocchette di formaggio fritte con fagioli e salsa. E vino a volontà.
Distesa sul fianco, Annabelle scostò i folti capelli biondi che le solleticavano gli occhi, domandandosi cosa ci fosse di sbagliato nella scena che aveva di fronte. Tanto per cominciare, la finestra era aperta di qualche centimetro e lasciava entrare la brezza di maggio, satura dell’odore di asfalto e gas di scarico delle vie di Manhattan. Non la apriva quasi mai.
Perché l’aveva fatto la notte prima?

Incipit tratto da:
Titolo: Il visitatore notturno
Autore: Jeffery Deaver
Traduzione: Rosa Prencipe
Titolo originale: The Midnight Lock
In copertina: © Shutterstock
Art Director: Francesca Leoneschi / theWorldofDOT
Casa editrice: Rizzoli

Libri di Jeffery Deaver

Il visitatore notturno di Jeffery Deaver

Quarta di copertina / Trama

La paura può trasformare il risveglio nel peggiore degli incubi. È questo il tipo di angoscia di cui si nutre lo psicopatico che ha tolto il sonno agli abitanti di Manhattan. Scivola negli appartamenti nel cuore della notte, sposta qualche oggetto, osserva la vittima dormire. Poi se ne va. I segni del suo passaggio sono quasi impercettibili: nessuna violenza fisica, solo lievi manomissioni dello spazio con cui si appropria dell’intimità altrui, sconvolgendola. Si fa chiamare il Fabbro, ed è in grado di violare qualsiasi serratura. Scassinare, per lui, è arte e ragione di vita. Un’ossessione al servizio di un gioco perverso che la polizia di New York non sa decifrare.E per calarsi nelle profondità impastate di follia di una mente criminale, ancora una volta, non c’è nessuno come Lincoln Rhyme, chiamato a investigare insieme ad Amelia Sachs, moglie e inseparabile collega. Ma le indagini subiscono una battuta d’arresto quando Rhyme, finito sotto accusa per errori commessi in un caso precedente, viene sollevato dall’incarico con effetto immediato. Ci vorrà ben altro, tuttavia, per tenere lontano dall’azione il miglior criminologo sulla piazza. Il visitatore notturno è un thriller dal meccanismo perfetto, una sequenza ininterrotta di colpi di scena e cambi di trama, una narrazione chirurgica e abbacinante degli abissi dell’animo umano con cui Deaver riconferma tutto il suo genio.
(Ed. Rizzoli)

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