Di chi è la colpa di Alessandro Piperno

Incipit Di chi è la colpa – Alessandro Piperno

Incipit Di chi è la colpa

E gli altri? Oh, gli altri erano lì per bellezza: come cactus nei film western.
In quanto a me, da bravo animaletto incapace di concepire mondi alternativi alla gabbia in cui da sempre vive recluso, non avevo ragione di dubitare che l’universo si riducesse a questo: io, lui, lei e le vecchie care sbarre che rendevano inesorabile la detenzione e così struggenti i panorami.
Ci pensò la scuola a minare l’integrità di quell’autarchia originaria: per quanto strano sembrasse, le vite dei miei compagni, persino i più insulsi, brulicavano di nonni, fratelli, romantiche cuginette.
Fu così che iniziai a diffidare dei vantaggi dell’autosufficienza, e a pormi in proposito parecchie domande impertinenti: tipo, che ne era stato di tutti quanti? Che diavolo di fine avevano fatto?
Da come la mettevano i miei – o meglio, da come perlopiù evitavano di metterla – la nostra schiatta poteva essersi estinta da milioni di anni. Il che se non altro spiegava perché mio padre maneggiasse i ricordi d’infanzia con la circospezione che i paleontologi riservano a fossili riemersi da un passato preistorico; e perché mia madre agisse come chi un’infanzia, un passato, una storia non ce li avesse nemmeno.

Incipit tratto da:
Titolo: Di chi è la colpa
Autore: Alessandro Piperno
Copertina: Cover Design: Gaia Stella Desanguine; Elaborazione da immagine: Svetlana Cherruty /Alamy /IPA
Casa editrice: Mondadori
Qui è possibile leggere le prime pagine di Di chi è la colpa

Di chi è la colpa di Alessandro Piperno

Quarta di copertina / Trama

Dare agli altri la colpa della propria infelicità è un esercizio di malafede collaudato, una tentazione alla portata di tutti. Ed è ciò che prova a fare anche il protagonista di questo romanzo. Almeno fino a un certo punto.
Figlio unico di una strana famiglia disfunzionale, con genitori litigiosissimi e assediati dai debiti, è stato un bambino introverso, abituato a bastare a se stesso e a cercare conforto nella musica e nei propri pensieri. Cresciuto in una dimensione rigidamente mononucleare – senza mai sentir parlare di nonni e parenti in genere -, sulla soglia dell’adolescenza scopre che naturalmente un passato c’è, ed è anche parecchio ingombrante.
Accade così che un terribile fatto di sangue travolga il protagonista facendo emergere i traumi fino a quel momento rimossi. Da un giorno all’altro entrerà a far parte di una famiglia nuova di zecca, in cui inaugurerà una vita di clamorosa impostura. Incontrerà personaggi affascinanti, viaggerà, frequenterà le migliori scuole e svilupperà un’insana passione per la letteratura, sulla scorta del disperato amore verso una cugina eccentrica, amante dei romanzi vittoriani.
Ipocrisie, miserie, rancori e infelicità: pensava di esserseli definitivamente lasciati alle spalle, ma dovrà prendere atto che si tratta di veleni che infestano tutte le famiglie. Impossibile salvarsi.
In questo romanzo scintillante, trascinante, commovente, Alessandro Piperno compie una magnifica sintesi delle sue identità romanzesche. Torna alla narrazione in prima persona ritrovando l’affabulazione pirotecnica, beffarda, iconoclasta del suo esordio, e la contempera con la vena introspettiva e dolente che percorre Il fuoco amico dei ricordi.
(Ed. Mondadori)

Cronologia opere e bibliografia di Alessandro Piperno