Tasmania – Paolo Giordano

Incipit Tasmania – Paolo Giordano

Incipit Tasmania

Nel novembre del 2015 mi sono ritrovato a Parigi per assistere alla conferenza delle Nazioni Unite sull’emergenza climatica. Dico che mi ci sono ritrovato non perché non avessi cercato io quella situazione: al contrario, la questione ambientale mi impegnava la testa e le letture da tempo. Ma se non ci fosse stata in previsione una conferenza sul clima è probabile che avrei inventato un’altra scusa per partire, un conflitto armato, una crisi umanitaria, una preoccupazione diversa e piú grande delle mie da cui farmi assorbire. Forse sta tutta lí la fissazione di alcuni di noi per i disastri incombenti, quell’inclinazione verso le tragedie che scambiamo per nobile, e che costituirà, credo, il centro di questa storia: nel bisogno di trovare a ogni passo troppo complicato della nostra vita qualcosa di ancora piú complicato, di piú urgente e minaccioso in cui diluire la sofferenza personale. E forse la nobiltà, in tutto questo, non c’entra davvero niente. Era un periodo strano. Mia moglie e io avevamo tentato a piú riprese di avere un figlio, insistito per circa tre anni, sottoponendoci a pratiche mediche via via piú umilianti. Anche se dovrei dire, per maggior precisione, sottoponendosi soprattutto lei a quelle pratiche, perché nel mio caso, da un certo punto in avanti, si era trattato per lo piú di recitare la parte dello spettatore afflitto. Nonostante la nostra cieca determinazione e una discreta quantità di denaro investita il piano non aveva funzionato. Non le iniezioni di gonadotropine, non le procedure in vitro e nemmeno tre viaggi all’estero disperanti di cui non avevamo fatto parola con nessuno. Il messaggio divino contenuto in quei fallimenti ripetuti era chiaro: tutto questo non fa parte del vostro destino. Dal momento che io mi rifiutavo di ammetterlo, Lorenza aveva deciso anche per me. Una notte, con le lacrime già asciutte o senza piangere affatto (non lo saprò mai), mi aveva comunicato di non avere piú intenzione di. Aveva usato quell’espressione sospesa, non ho piú intenzione di, io mi ero voltato sul fianco, dandole a mia volta le spalle, e avevo accolto la rabbia che montava per una scelta che mi appariva ingiusta e unilaterale.
In quei giorni la mia piccola catastrofe personale mi stava molto piú a cuore di quella planetaria, dell’accumulo di gas serra nell’atmosfera, del ritiro dei ghiacciai e dell’innalzamento degli oceani. Piú per levarmi di mezzo che altro, ho chiesto al «Corriere della Sera» di accreditarmi alla conferenza sul clima di Parigi, anche se il termine per la presentazione delle domande era scaduto. Ho dovuto scongiurarli in effetti, come se si trattasse per me di un appuntamento irrinunciabile. Avrebbero dovuto pagarmi solo il volo e i pezzi che avrei scritto. Per dormire mi sarei arrangiato a casa di un amico.

Incipit tratto da:
Titolo: Tasmania
Autore: Paolo Giordano
Casa editrice: Einaudi
Qui è possibile leggere le prime pagine di Tasmania

Tasmania - Paolo Giordano

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Quarta di copertina / Trama

Ci sono momenti in cui tutto cambia. Succede una cosa, scatta un clic, e il fiume in cui siamo immersi da sempre prende a scorrere in un’altra direzione. La chiamiamo crisi. Il protagonista di questo romanzo è un giovane uomo attento e vibratile, pensava che la scienza gli avrebbe fornito tutte le risposte ma si ritrova davanti un muro di domande. Con lui ci sono Lorenza che sa aspettare, Novelli che studia la forma delle nuvole, Karol che ha trovato Dio dove non lo stava cercando, Curzia che smania, Giulio che non sa come parlare a suo figlio. La crisi di cui racconta questo romanzo non è solo quella di una coppia, forse è quella di una generazione, sicuramente la crisi del mondo che conosciamo – e del nostro pianeta. La magia di Tasmania, la forza con cui ci chiama a ogni pagina, è la rifrazione naturale fra ciò che accade fuori e dentro di noi. Cosí persino il fantasma della bomba atomica, che il protagonista studia e ricostruisce, diventa un esorcismo: l’apocalisse è in questo nostro dibattersi, e nei movimenti incontrollabili del cuore. Raccogliendo il testimone dei grandi scrittori scienziati del Novecento italiano, Paolo Giordano si spinge nei territori piú interessanti del romanzo europeo di questi anni, per approdare con felicità e leggerezza in un luogo tutto suo, dove poter giocare con i nascondimenti e la rivelazione di sé, scendere a patti con i propri demoni e attraversare la paura.
(Ed. Einaudi; Supercoralli)

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