Storia dell’assedio di Lisbona – José Saramago

Incipit Storia dell'assedio di Lisbona – José Saramago

Incipit Storia dell’assedio di Lisbona

Ha detto il revisore, sì, il nome di questo segno è deleatur, lo usiamo quando abbiamo bisogno di sopprimere e cancellare, la parola stessa lo dice, e vale sia per lettere singole che per parole intere, Mi ricorda un serpente che si fosse pentito al momento di mordersi la coda, Ben detto, dottore, davvero, per quanto siamo aggrappati alla vita, perfino una serpe esiterebbe dinanzi all’eternità, Mi faccia il disegno, ma lentamente, È facilissimo, basta prendere il verso, guardando distrattamente si pensa che la mano stia tracciando il terribile cerchio, invece no, noti che non ho chiuso il movimento qui dove l’avevo cominciato, ci sono passato accanto, all’interno, e adesso proseguirò verso il basso fino a tagliare la parte inferiore della curva, in fondo sembra proprio la lettera Q maiuscola, niente di più, Che peccato, un disegno che prometteva tanto, Accontentiamoci con l’illusione della somiglianza, ma in verità le dico, dottore, se posso esprimermi in stile profetico, che l’interessante della vita è sempre stato proprio nelle differenze, Che cosa c’entra questo con la revisione tipografica?, Gli autori vivono nelle loro epoche, non sprecano quel prezioso sapere in cose insulse e insignificanti, lettere ferite, scambiate, invertite, ché li classificavamo così i difetti al tempo della composizione manuale, differenza e difetto, allora, erano tutt’uno,

Incipit tratto da:
Titolo: Storia dell'assedio di Lisbona
Autore: José Saramago
Traduzione: Rita Desti
Titolo originale: História do Cerco de Lisboa
Casa editrice: Einaudi

Libri di José Saramago

Storia dell'assedio di Lisbona – José Saramago

Quarta copertina/Trama

La História do Cerco de Lisboa esce in Portogallo nel 1989 e in Italia nel 1990: un libro divertente e divertito, quasi una sfida a coloro che definivano Saramago romanziere storico. Perché qui il tema stesso del romanzo è non già la ricostruzione della realtà storica, ma lo stravolgimento della storia, la sua negazione per mezzo di un «non» che il correttore di bozze Raimundo Silva introduce surrettiziamente in un’ennesima storia canonica dell’assedio della città di Lisbona: quello del 1147, in cui i Crociati, provenendo dal Nord nel loro viaggio verso la Terrasanta, avrebbero dato una mano al re Afonso Henriques nella sua azione di «Reconquista» del territorio del futuro regno di Portogallo.
Questo è quanto dice la storia ufficiale. Ma il correttore avrà l’audacia di trasgredire, di scrivere «no»: I Crociati «non» avevano per nulla aiutato i portoghesi. E cambia la Storia. Quella scritta e la sua. E con leggerezza e maestria Saramago intreccia altre storie: quella del presente, nel XX secolo, tra Raimundo e Maria Sara, funzionaria della casa editrice e «assediata» dal correttore, e quella del passato, nel XII, tra il soldato Mogueime, eroe della presa di Santarém, e la bella bella amata galiziana Ouroana, anch’essa assediata sotto le mura di Lisbona…
(Ed. Einaudi, Tascabili Letteratura)

Incipit Storia dell'assedio di Lisbona – José Saramago

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