Il primo respiro dopo la pioggia – Clara Sánchez

Incipit Il primo respiro dopo la pioggia - Clara Sánchez

Incipit Il primo respiro dopo la pioggia

Il pomeriggio resta indietro. Un cavo nero attraversa il cielo. Il finestrino di un vagone inquadra la campagna come una foto mossa. Sul cavo, per un istante, anche alcuni grandi uccelli in fila restano indietro. La sierra in lontananza e, più vicino, gli alberi e le fabbriche s’ingrandiscono nell’aria.
Ho viaggiato attraverso questo paesaggio per due mesi, e da allora il sole si è andato indebolendo a poco a poco, insieme all’angoscia che mi aveva fatto dubitare che la vita fosse bella, per quanto sia l’unica cosa che c’è. Almeno so di prima mano che, quando si conosce qualcosa, non si può più smettere di conoscerla, non soltanto dimenticarla, ma che è impossibile tornare all’origine, a quando non la si sapeva.
Ho percorso i sessanta chilometri che uniscono l’Hospital General a Madrid più o meno ogni due giorni, fino a questo pomeriggio, quando hanno dimesso mia madre. L’ultima immagine che ho trattenuto di lei è stata la sua camicetta di seta azzurra che si allontanava a bordo della macchina in direzione di casa, che tornava al mondo, che respirava l’aria che circonda l’ospedale e poi quella più in là. Adesso è libera, anche se non come quando è entrata in ospedale. È libera nel suo modo di adesso. E in fondo nessuno può essere libero, se non a modo suo.

Incipit tratto da:
Titolo: Il primo respiro dopo la pioggia
Autrice: Clara Sánchez
Traduzione: Enrica Budetta
Titolo originale: Desde el mirador
Casa editrice: Garzanti
In sovraccoperta: elaborazione su immagine © CAMMY | Kamila Mraz
Qui è possibile leggere le prime pagine di Il primo respiro dopo la pioggia

Il primo respiro dopo la pioggia - Clara Sánchez

Quarta di copertina / Trama

Lucia sembra quasi riuscire a sentire il vento che scompiglia i capelli della madre e a vedere il suo sorriso. Sono passati molti anni, ma ricorda perfettamente la vecchia casa con il grande giardino. La casa in cui suo padre tornava dopo lunghi viaggi di lavoro per ritrovare l’abbraccio della moglie. Ora che ha quarant’anni, Lucia si trova a pensare a quell’amore assoluto, di cui è stata testimone da bambina. Ora che nella sua vita è momento di bilanci, si chiede se sia riuscita a provarlo anche lei. Se il marito giornalista, con cui si scambia solo brevi telefonate, la ami ancora. Se il primo lavoro che ha scelto, e che per pigrizia non ha mai lasciato, sia davvero quello giusto. Se il silenzio di sua figlia sia un segno dell’adolescenza o nasconda qualcosa di più. Ma spesso la vita non concede il tempo di riflettere, perché i segreti vogliono solo venire a galla e le scelte sbagliate tornano a chiedere il conto: come un ospedale che chiama perché una madre sta male, o un marito che non risponde più alle telefonate, o un’amica che si rifà viva dopo anni in cerca di risposte. Lucia non può più nascondersi tra i panni stesi al sole, come quando era bambina. Deve scoprire se dopo la pioggia c’è un respiro nuovo con cui guardare al futuro. Deve decidere se vuole essere comparsa o protagonista della propria esistenza.
Clara Sánchez è l’unica scrittrice ad aver vinto i tre più importanti premi letterari spagnoli e, nel 2023, ha ricevuto la più alta onorificenza del suo paese, venendo ammessa alla prestigiosa Real Academia Española. Un altro tassello nella carriera di un’autrice che non conosce confini. In Italia è venerata dal pubblico che attende ogni anno i suoi romanzi, sempre al vertice delle classifiche. Una nuova storia sul perdono, la speranza, i fallimenti e la magia dei momenti felici. Per sapere chi si è bisogna accettare ciò che la vita ha in serbo per noi e viverla così com’è, nelle sue luci e nelle sue ombre.
(Garzanti)

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Weyward – Emilia Hart

Incipit Weyward - Emilia Hart

Incipit Weyward

Mi tennero lì dentro per dieci giorni. Dieci giorni e solo il fetore della mia carne a farmi compagnia. Neanche un ratto mi degnò della sua presenza. Non c’era nulla che potesse attirarlo; non mi avevano portato niente da mangiare, soltanto birra.
Dei passi. Poi il cigolio del metallo mentre il catenaccio veniva rimosso. La luce mi ferì gli occhi. Per un attimo gli uomini sulla soglia scintillarono, come se non fossero di questo mondo, come se fossero venuti a portarmi via.
Gli uomini dell’accusatore.
Erano venuti per portarmi a processo.
(Prologo)

Incipit tratto da:
Titolo: Weyward
Autrice: Emilia Hart
Traduzione: Enrica Budetta
Titolo originale: Weyward
Casa editrice: Fazi
Qui è possibile leggere le prime pagine di Weyward

Weyward - Emilia Hart

Quarta di copertina / Trama

Hanno fatto di tutto per metterci in gabbia, ma una donna Weyward sarà sempre libera e selvaggia.

  1. Con il favore del buio della sera, la trentenne Kate fugge da Londra alla volta del Weyward Cottage, una vecchia casa di campagna ereditata da una prozia che ricorda appena. Avvolta da un giardino incolto su cui torreggia un acero secolare, la dimora la proteggerà da un uomo pericoloso. Presto, però, Kate inizierà a capire che le sue mura custodiscono un segreto molto antico.
  2. Mentre la guerra infuria, la sedicenne Violet è ostaggio della grande e lugubre tenuta di famiglia. Vorrebbe soltanto arrampicarsi sugli alberi e poter studiare come suo fratello, ma da lei ci si aspetta tutt’altro. Un pensiero inquietante, poi, la tormenta: molti anni fa, poco dopo la sua nascita, la madre è scomparsa in circostanze mai chiarite. L’unica traccia di sé che ha lasciato è un medaglione con incisa la lettera W.
  3. La solitaria Altha, cresciuta da una madre che le ha trasmesso il suo amore per il mondo naturale, viene accusata di stregoneria; rinchiusa nelle segrete di un castello, presto sarà processata. Un contadino del villaggio è morto dopo essere stato attaccato dalla propria mandria, e la comunità locale, coesa, ha puntato il dito contro di lei: una donna insolita. E le donne insolite fanno paura.
    Ma le Weyward appartengono alla natura. E non possono essere addomesticate. Intrecciando con maestria tre storie che attraversano cinque secoli, Emilia Hart ha dato vita a un potente romanzo sulla resilienza femminile e sulla forza salvifica della solidarietà tra donne in un mondo dominato dagli uomini.
    (Fazi, Le Strade)

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I peccati di Marisa Salas – Clara Sánchez

Incipit I peccati di Marisa Salas

Mio padre guida un camion con rimorchio da trentotto tonnellate e trascorre molto tempo fuori casa, e ciò ha fatto sì che tra me e mia madre s’instaurasse un legame che in parte lo esclude. Lo stesso vale per il fatto che io e mia madre abbiamo gli occhi azzurri e ci assomigliamo fisicamente, mentre mio padre è bruno, robusto e un po’ rozzo. Quando torna dai suoi viaggi ci guarda come due turisti di passaggio nella sua vita cupa, e incrocia le braccia sul tavolo cercando di ripiegarsi su sé stesso; a volte si allunga per aprire il barattolo dei cetriolini, e la muscolatura della sua mano e del braccio si fa largo tra i nostri arti più sottili. Mia madre gli chiede cos’ha visto di nuovo in giro, e lui fa spallucce. «Niente di meglio di questo», risponde.
C’è stato un periodo in cui ci portava dei regali ma, quando si è reso conto che non ci piacevano e che per noi era un peso doverli magnificare, ha smesso di farlo. Preferisce rimpinguare il nostro conto in banca. «Vai a vedere qualche casa», dice a mia madre. «Possiamo permetterci di comprarne una, non voglio che continui a vivere in questa.» A me un anno fa ha comprato l’appartamentino che un tempo era dei portieri e che abbiamo risistemato, dandogli l’aspetto di un monolocale da giovani. Così, quando torna dai suoi viaggi, non è più costretto a vedermi non appena mette piede in casa e può godersi la presenza di mia madre, una presenza che lo ripaga di tutto quel mondo nel quale gira in lungo e in largo senza trovare niente di meglio di questo. La guarda sempre quasi vergognandosi di poterla guardare, di averla per sé, di poterla trovare tutte le volte che torna. “Non ti merito”, sembra dirle continuamente, e mia madre gli versa un bicchiere di vino, gli accarezza i capelli, gli dice di andare a cambiarsi. Lui non le chiede mai spiegazioni a proposito di ciò che ha fatto durante la sua assenza, gli sembra già abbastanza che non sia fuggita con un altro uomo con gli occhi azzurri come noi. Ho sempre avuto la sensazione che, per lui, io sia una replica dozzinale di mia madre. A che scopo ci sono io, se esiste già lei? Avrebbe preferito che fossi stato un uomo forte come lui e non doversi sentire in competizione con un soggetto abulico come me.

Incipit tratto da:
Titolo: I peccati di Marisa Salas
Autrice: Clara Sánchez
Traduzione: Enrica Budetta
Titolo originale: Días de sol
Casa editrice: Garzanti
In copertina: elaborazione su immagine © Jamie Beck; Art director: Stefano Rossetti; Graphic designer: Eleonora Tallarico/PEPE nymi

Libri di Clara Sánchez

I peccati di Marisa Salas - Clara Sánchez

Quarta di copertina / Trama

Marisa guarda con sgomento la classifica dei libri più venduti. In cima c’è il romanzo che ha tra le mani. L’ha sfogliato e ha riconosciuto ogni pagina, ogni riga, ogni vocabolo. Quello è il libro che ha pubblicato vent’anni prima, solo che ora il nome dell’autore in copertina è un altro e lei non sa chi sia. Qualcuno ha copiato il suo romanzo. Marisa non sa che fare perché non può dimostrare che si tratti della stessa storia scritta con le stesse parole. Non può farlo perché quando ha pubblicato il suo esordio è stato un totale fallimento e ne ha distrutto ogni copia, ogni file. Invece ora qualcuno con quello stesso libro sta avendo successo. È in vetta alle classifiche. Marisa non ha idea di come sia potuto accadere, ma deve vendicarsi. Anche se non ha le prove non può permettere che questo plagio vada avanti. Ricorda perfettamente come funziona il mondo editoriale, ne conosce tutte le leggi. Deve solo provare ad entrarci in qualche modo, nessuno si ricorderà di lei. E deve riuscire ad avvicinare l’autore dell’imbroglio. Basterà giocare sulle sue ossessioni di scrittore, che lei conosce bene, per portarlo alla verità. Basterà far vacillare le certezze della sua creatività per ottenere quello che vuole. Un piccolo peccato solo per amore della giustizia. Anche se questo forse vuol dire riprendere in mano una penna e tornare a scrivere. Tornare nel regno di quel sogno che si è infranto tanti anni prima. Quello che l’ha fatta soffrire e ha cambiato la sua vita. Un romanzo non è finito fino a quando non si trova il giusto finale. Più è sconcertante, più è misterioso, più il lettore amerà leggerlo. E lo scrittore scriverlo. Ma non sempre è così.
(Ed. Garzanti)

Cronologia opere e bibliografia di Clara Sánchez

Incipit I peccati di Marisa Salas - Clara Sánchez