Incipit Per un’ora d’amore
Qui è possibile leggere le prime pagine di Per un’ora d’amoreLa mano dell’uomo si stagliava al centro del foglio bianco, come una roccia scura in rilievo su un manto innevato. Il bimbo pose la manina sopra quella del nonno, e con l’altra ne abbozzò il contorno con una penna. Sorrideva, mentre la punta tremolava assecondando alla bell’e meglio le curve tra il polso e il pollice, per scivolare nell’ansa interna e poi risalire verso l’incavo dell’indice.
Incipit tratto da:
«Fermo, nonno» lo ammonì il piccolo, concentrato, sopra le note di una cantilena ipnotica di Peppa Pig proveniente dal televisore.
«E chi si muove» ribatté l’anziano: il nipotino adorava disegnare la cornice delle sue mani, avrebbe potuto riempire fogli e fogli senza stancarsi mai. Adesso, però, non poteva dargli troppa corda. Erano già in ritardo, e se avessero perso l’autobus avrebbero rischiato con quello successivo di rimanere imbottigliati nel traffico mattutino dell’orda di pendolari milanesi, e allora addio asilo. Italo Seu non poteva permetterselo: aveva una marea di faccende da sbrigare.
Filippo, Pippo per il nonno, quasi tre anni di novello artista, concluse l’operazione di tratteggio.
Titolo: Per un’ora d’amore
Autore: Piergiorgio Pulixi
Casa editrice: Rizzoli
Quarta di copertina / Trama
Il legame tra un padre e una figlia è qualcosa di sacro che niente e nessuno dovrebbe spezzare. Maria Donata aveva promesso al suo, Italo, che, per quanto fosse andata lontano da casa, avrebbe sempre trovato un modo di ritornare. Quando però viene uccisa, con indosso un abito da sposa che non le apparteneva, è Italo ad abbandonare la pace delle sue vigne nel sud della Sardegna e volare a Milano, dove la vita aveva portato Maria Donata, per prendersi cura del nipotino Filippo “Pippo” di due anni e scoprire cosa possa essere accaduto alla figlia. Dopo otto mesi di indagini infruttuose, l’omicidio però rischia di essere archiviato e Italo ha un’unica speranza: il criminologo Vito Strega. Già dai primi accertamenti, la sua squadra ha il sospetto che questa morte sia collegata a una serie di femminicidi che stanno scuotendo la città: un disegno criminale più ampio e oscuro, nel quale nessuna donna sembra essere al sicuro. Sullo sfondo di una Milano crepuscolare, violenta e indifferente, spazzata dalla pioggia e dal vento, Pulixi tratteggia un noir denso di umanità, pathos e dolcezza: un dramma famigliare che si riflette sulle vite dei singoli poliziotti, risvegliando in loro fantasmi che avevano sperato di essersi lasciati alle spalle.
(Nero Rizzoli)
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