La vita altrove – Guadalupe Nettel

Incipit La vita altrove - Guadalupe Nettel

Incipit La vita altrove

Prima di morire, mio zio trascorse tre settimane in ospedale. Venni a saperlo per combinazione, o per quello che i surrealisti chiamavano “caso oggettivo”, riferendosi ai fatti fortuiti che sembrano dettati dal nostro destino. In quel periodo la madre di Verónica, la mia migliore amica, aveva un cancro molto avanzato ed era ricoverata nel reparto di terapia intensiva della stessa clinica. Quella mattina mi aveva chiesto di accompagnarla e non avevo potuto sottrarmi. Uscimmo dall’università, situata nello stesso quartiere, e invece di seguire la lezione di etimologie latine, salimmo sull’autobus. Mentre vagavo nel corridoio aspettando Verónica che assisteva la madre, mi intrattenevo leggendo i nomi dei pazienti scritti sulle porte. Mi bastò vedere il suo per capire che era un mio parente, ma ci misi un po’ a identificarlo. Dopo diversi secondi di sconcerto – una sensazione paragonabile a quando, in un cimitero, ci imbattiamo in una lapide con i nostri cognomi senza sapere di chi si tratti – capii che il paziente era Frank, il fratello maggiore di mia madre. Sapevo della sua esistenza, ma non lo conoscevo. Si trattava, per così dire, del parente bandito dalla famiglia, un uomo di cui quasi nessuno parlava ad alta voce, e men che mai davanti a mia madre. Nonostante la curiosità che mi divorava in quel momento, non osai affacciarmi, per paura che mi riconoscesse. Un timore assurdo, in realtà, perché a quanto ricordavo non ci eravamo mai visti.

Incipit tratto da:
Titolo: La vita altrove
Autrice: Guadalupe Nettel
Traduzione: Federica Niola
Titolo originale: Los divagantes
Casa editrice: La Nuova Frontiera
Immagine in copertina di Alicia Baladan
Qui è possibile leggere le prime pagine di La vita altrove

La vita altrove - Guadalupe Nettel

Cronologia opere, libri, biografia di Guadalupe Nettel su Incipitmania

Quarta di copertina / Trama

Acquista qui 150

All’improvviso, quando meno se lo aspettano, i protagonisti di questo libro si ritrovano scacciati dalle loro vite. A volte è per ragioni di cuore, altre di lavoro o familiari, spesso semplicemente per caso: la realtà viene drasticamente sovvertita e sono costretti ad adattarsi a circostanze inaspettate, a navigare senza bussola in acque sconosciute. Una ragazza incontra in ospedale un parente misteriosamente bandito dalla famiglia; un attore, in piena crisi professionale, si insinua nella vita di un rinomato collega; una donna vive in un mondo in agonia, dove l’unica consolazione è rifugiarsi nel sonno; un uomo crede di scoprire la soluzione al suo logoro matrimonio in una stradina solitaria. Anche la famiglia, con le sue logiche spesso sfuggenti, i suoi piccoli e grandi tradimenti, i suoi segreti e le aspettative è una costante di questi otto racconti. Come pure il mondo animale e il mondo vegetale che, in un continuo dialogo, fanno da contraltare a quello degli umani.
Con la precisione e l’estro di un funambolo, Nettel si muove tra reale e fantastico, riuscendo ancora una volta a rivelare la natura strana e inquietante della realtà che ci circonda.
(La Nuova Frontiera; Liberamente)

Bestiario sentimentale – Guadalupe Nettel

Incipit Bestiario sentimentale - Guadalupe Nettel

Incipit Bestiario sentimentale

Ieri pomeriggio è morto Oblomov, il nostro ultimo pesce rosso. L’avevo intuito da diversi giorni, nei quali l’avevo visto muoversi appena nella sua vaschetta rotonda. Non saltava più come prima neanche per ricevere il cibo o per seguire i raggi di sole che rallegravano il suo habitat. Sembrava affetto da una depressione o da un male equivalente nella sua vita di pesce in cattività. Sono riuscita a sapere pochissime cose su questo animale. Pochissime volte mi sono affacciata al vetro della sua vaschetta e l’ho guardato negli occhi e, quando è accaduto, non mi sono soffermata a lungo. Mi faceva pena vederlo lì, da solo, nel suo recipiente di vetro. Dubito molto che sia stato felice. È questo che più mi ha rattristato ieri pomeriggio, quando l’ho visto galleggiare come un petalo di papavero sulla superficie di uno stagno. Lui, invece, ha avuto più tempo, più calma per osservare Vincent e me. E sono sicura che, a modo suo, anche lui ha provato pena per noi. In generale, si impara molto dagli animali con cui conviviamo, pesci compresi. Sono una specie di specchio che riflette emozioni o comportamenti celati che non abbiamo il coraggio di vedere.

(La vita matrimoniale dei pesci rossi)

Incipit tratto da:
Titolo: Bestiario sentimentale
Autrice: Guadalupe Nettel
Traduzione: Federica Niola
Titolo originale: El matrimonio de los peces rojos
Casa editrice: La Nuova Frontiera
Progetto grafico di Flavio Dionisi
Qui è possibile leggere le prime pagine di Bestiario sentimentale

Bestiario sentimentale - Guadalupe Nettel

Cronologia opere, libri, biografia di Guadalupe Nettel su Incipitmania

Incipit El matrimonio de los peces rojos

Ayer por la tarde murió Oblomov, nuestro último pez rojo. Lo intuí hace varios días en los que apenas lo vi moverse dentro de su pecera redonda. Tampoco saltaba como antes para recibir la comida o para perseguir los rayos del sol que alegraban su hábitat. Parecía víctima de una depresión o el equivalente en su vida de pez en cautiverio. Llegué a saber muy pocas cosas acerca de este animal. Muy pocas veces me asomé al cristal de su pecera y lo miré a los ojos y, cuando eso sucedió, no me quedé mucho tiempo. Me daba pena verlo ahí, solo, en su recipiente de vidrio. Dudo mucho que haya sido feliz. Eso fue lo que más tristeza me dio al verlo ayer por la tarde, flotando como un pétalo de amapola en la superficie de un estanque. Él, en cambio, tuvo más tiempo, más serenidad para observamos a Vincent y a mí. Y es-toy segura de que, a su manera, también sintió pena por nosotros. En general, se aprende mucho de los animales con los que convivimos, incluidos los peces. Son como un espejo que refleja emociones o comportamientos subterráneos que no nos atrevemos a ver.

Título : El matrimonio de los peces rojos
Autor : Guadalupe Nettel
Lengua : Español

Quarta di copertina / Trama

Acquista qui 150

Nei cinque racconti di Bestiario sentimentale la vita degli animali, governata dagli istinti e dalle leggi implacabili della natura, si fa specchio delle relazioni tra esseri umani. Così, osservando la silenziosa esistenza dei pesci combattenti, una donna si trova a fare i conti con la crudeltà che nasce in un rapporto di coppia agli sgoccioli. Una casa invasa dagli scarafaggi diventa teatro di una guerra tra specie in cui si rispecchiano i conflitti familiari. Una gatta e la sua cucciolata offrono l’occasione per riflettere sulla maternità, quando è desiderata e quando non lo è. Un fungo e una vipera svelano rispettivamente il misterioso legame che unisce due amanti e il dolore di una passione impossibile. Attraverso le storie dei loro animali, Guadalupe Nettel, racconta in maniera magistrale la vita di uomini e donne fragili, consumati da amori non corrisposti, colti nei momenti più importanti e delicati della vita in cui decisioni irrevocabili possono cambiare il corso di un’esistenza: mancarsi per un soffio, ritrovarsi o perdersi per sempre.
(La Nuova Frontiera)

La figlia unica di Guadalupe Nettel

Incipit La figlia unica - Guadalupe Nettel

Incipit La figlia unica

Un paio di settimane fa sono arrivati dei nuovi vicini nell’appartamento accanto. Si tratta di una donna con un bambino che sembra scontento della vita, a dir poco. Non l’ho mai visto, ma per rendermene conto mi è bastato sentirlo. Torna da scuola verso le due del pomeriggio, quando l’odore di cibo che esce da casa sua si spande nei pianerottoli e nelle scale del nostro palazzo. Ci accorgiamo tutti che è arrivato dall’impazienza con cui suona il campanello. Non appena chiude la porta, comincia a gridare al massimo dei decibel, lamentandosi del menu. A giudicare dall’odore, in quella casa il cibo non dev’essere né sano né appetitoso, ma la reazione del bambino è senz’altro esagerata. Proferisce insulti e parole volgari, fatto sconcertante in un ragazzino della sua età. Picchia sulle porte e scaglia oggetti di ogni genere contro le pareti. Le crisi di solito sono lunghe. Da quando si sono trasferiti, me ne sono toccate tre, e non sono mai riuscita ad ascoltarle fino alla fine, quindi non saprei dire come si concludono. Urla così forte e con così tanta disperazione che mi costringe a fuggire fuori.

Incipit tratto da:
Titolo: La figlia unica
Autrice: Guadalupe Nettel
Traduzione: Federica Niola
Titolo originale: La hija única
Illustrazione in copertina di Alicia Baladan
Casa editrice: La Nuova Frontiera
Qui è possibile leggere le prime pagine di La figlia unica

La figlia unica - Guadalupe Nettel

Cronologia opere, libri, biografia di Guadalupe Nettel su Incipitmania

Incipit La hija única

Hace un par de semanas llegaron nuevos vecinos al departamento de junto. Se trata de una mujer con un niño que parece descontento con la vida, por decir lo menos. Nunca lo he visto, pero me basta escucharlo para darme cuenta. Vuelve de la escuela hacia las dos de la tarde, cuando el olor a comida que sale de su casa se esparce por los pasillos y las escaleras de nuestro edificio. Todos nos enteramos de que ha llegado por la manera impaciente en que toca el timbre. Apenas cierra la puerta, comienza a gritar a altos decibeles para quejarse del menú. A juzgar por el olor, la comida en esa casa no debe ser ni sana ni apetecible, pero la reacción del niño es sin duda exagerada. Profiere insultos y palabras soeces, algo desconcertante en un chico de su edad. También azota las puertas y arroja toda clase de objetos contra las paredes. Las crisis suelen ser largas. Desde que se mudaron, me han tocado tres, y en ninguna de estas ocasiones pude escucharla hasta el final, de modo que no sabría decir cómo terminan. Grita tan fuerte y con tanta desesperación que obliga a salir huyendo.

Incipit tratto da:
Título : La hija única
Autor : Guadalupe Nettel
Lengua : Español
La figlia unica -Audiolibro - Guadalupe Nettel

Quarta di copertina / Trama

Acquista qui 150

Laura e Alina si sono conosciute a Parigi quando avevano vent’anni. Ora sono tornate in Messico. Laura ha affittato un piccolo appartamento e sta finendo la tesi di dottorato mentre Alina ha incontrato Aurelio ed è rimasta incinta. Tutto sembra andare per il meglio fino a quando un’ecografia rivela che la bambina ha una malformazione e probabilmente non sopravvivrà al parto. Inizia così per Alina e Aurelio un doloroso e inatteso processo di accettazione. Non sanno ancora che quella bambina riserva loro delle sorprese. È Laura a narrarci i dilemmi della coppia, mentre anche lei riflette sulle incomprensibili logiche dell’amore e sulle strategie che inventiamo per superare le delusioni. E infine c’è Doris, vicina di casa di Laura, madre sola di un figlio adorabile ma impossibile da gestire.
Scritto con una semplicità solo apparente, La figlia unica è la storia di tre donne e dei legami d’amore e d’amicizia che intessono mentre si confrontano con le differenti forme che la famiglia può assumere al giorno d’oggi.
(Ed. La Nuova Frontiera ; Liberamente)